In palestra ad allenarsi. Questo il liet motiv dell’agosto di Giuliano Maresca che di vacanze ne ha fatte pochine per avvicinarsi al meglio alla prossima stagione e alla sua prima avventura all’ombra della Reggia con la maglia della Juve. Un´avventura che è iniziata proprio dal suo nome, dal momento che l´ex Brindisi è stato proprio uno dei primi ad arrivare nella nuova versione di Caserta per la prossima annata e quindi ad aver avuto la possibilità di vedere, passo dopo passo, questa nuova ‘creatura’ nascere e crescere in ogni suo reparto e composizione.
«Sono molto contento – questo il primo commento da parte dell’esterno romano che poi ha continuato -. Contento perché lo staff e la società hanno messo assieme una squadra equilibrata e di talento. Una squadra dove ci sono giocatori con cui non ho mai giocato assieme, ma la gran parte li conosco da avversario e quindi ne conosco il valore. Senza contare che poi sono tutti giocatori di sistema. A prima vista e secondo il mio giudizio, non siamo la classica squadra individualista o dove c’è quel giocatore più accentratore rispetto ad un altro. Siamo tutti giocatori considerati pedine della stessa scacchiera e quindi di un sistema che deve dare il meglio come gruppo, prima ancora che dal punto di vista individuale».
Quindi hai già trovato il tuo punto di riferimento…
«Assolutamente si. Ora sta a noi dimostrare di poter essere dei giocatori facilmente integrabili, creare subito quella coesione necessaria per poter dare subito il massimo».
Conosci o hai parlato già con qualcuno della nuova squadra?
«Di vista i giocatori che hanno giocato in Italia e quindi che ho incontrato da avversario li conosco tutti. Di persona conosco Righetti con cui mi sento e mi sto allenando in questi giorni per essere già pronti per il raduno del 27 di agosto»
E visto il calendario c’è bisogno di essere pronti…
«Quello italiano è un campionato difficile, non basta essere pronti all’inizio, in mezzo o alla fine. Bisogna essere pronti sempre, ecco perché la coesione del gruppo la considero un qualcosa di veramente importante».
Tornando alla squadra, tu sei stato uno dei primi ad accettare l’avventura casertana. Te l’aspettavi così la nuova Juve? Con questo tipo di talento assoluto?
«Si, in generale mi aspettavo una squadra del genere. Una squadra pronta a lottare per la salvezza, che resta il nostro obiettivo principale, sin dal primo minuto della prima partita, fino all’ultimo secondo del campionato. Come dicevo in precedenza, ora la palla passa a noi che avremo la responsabilità di dimostrare che siamo una squadra di talento e quindi ricompensare gli sforzi della società».
Ora che conosci tutti i tuoi compagni, dal punto di vista tecnico quale sarà il tuo ruolo?
«Tutto dipenderà anche dai primi allenamenti. Sono un giocatore di squadra e quindi sono pronto a fare qualsiasi cosa mi verrà chiesto di fare dal coach. Ma per adesso è difficile parlare di ruoli».
Domenico Pezzella