Difensore di mestiere, professionista in campo e fuori, questa settimana tocca a Vincenzo Masturzo raccontare la sua esperienza in maglia gialloblù. La pausa natalizia serve a ricaricare le batterie, il difensore ex Volla è stato per una ventina di giorni fuori, ma ora lavora a pieno regime con il resto del gruppo.
1)18 punti in classifica al termine del girone d’andata e semifinale di Coppa: com’è il bilancio della Sessana a fine anno?
“Diciamo che tutto sommato fino a questo momento la stagione è sufficiente, anche se, per quanto visto in campo, ci mancano almeno 7-8 punti e potevamo fare qualcosa di più. Abbiamo perso alcuni punti quando meritavamo la vittoria, siamo lì nonostante in questo mercato qualche compagno ci ha abbandonato per varie vicissitudini, ma sono sicuro che ci toglieremo altre soddisfazioni nei prossimi mesi che restano.”
2)Com’è finora la tua esperienza a Sessa Aurunca?
“Io sono venuto qui tramite il mister, è una persona che stimo e voglio bene al di fuori del calcio, mi ha dato tanto. Mi sono trovato subito a mio agio, benissimo, persone squisite, perbene, genuine. Sono contento della scelta che ho fatto, felice di aver scelto Sessa Aurunca”.
3)Sei un calciatore che da tutto in campo ora, immagino un domani con Vincenzo Masturzo che spiega ai bambini il calcio. Cosa vorresti insegnare loro? Cosa dovrebbe essere il calcio?
“”Do tutto in campo, anche se finora non ho potuto dare molto. Ai bambini posso dire che il calcio è divertimento, passione, si devono divertire, socializzare, integrarsi tra di loro. Vedere loro giocare e divertirsi è l’unica vittoria che supera ogni competizione”.
4)Fantomatici direttori sportivi, allenatori dilettanti che pensano di essere maestri di calcio e calciatori che pensano di esser fenomeni. Quant’è malato il calcio dilettantistico?
“Il calcio dilettantistico odierno è malato. E’ brutto dirlo, non è più il calcio di una volta, ho 31 anni e sono oramai tanti anni che gioco, ne ho viste di cotte e di crude. Prima c’erano persone veramente competenti, ora ci sono persone che la mattina si svegliano e si inventano allenatori e direttori sportivi. Tanti pseudo direttori non sanno nemmeno di che forma è il pallone, nella mia vita ho incontrato tanti incompetenti che utilizzano il calcio per altri scopi o anche solo per apparire. Mi dispiace tanto per le generazioni che verranno visto che troveranno queste persone incompetenti.”
5)Due volte vincitore della Coppa Italia con la Virtus Volla, il 4 gennaio c’è la sfida d’andata contro il Portici. Questa Sessana ti può regalare la terza gioia?
“Alla Coppa Italia ci tengo, è una competizione che mi piace e speriamo di vincerla anche quest’anno. Quando si vince è sempre bello, la Sessana purtroppo lo scorso anno ha perso la finale, può darsi che quest’anno sia l’anno buono, l’anno della rivincita. Spero che riusciremo a dare una gioia al presidente, merita tanto per quanto fatto e dimostrato, e poi allo staff societario che nel loro piccolo ci sostengono e ci aiutano. Affronteremo una doppia gara difficile, il Portici è una squadra attrezzata per vincere il campionato, ma noi daremo tutto per cercare di passare il turno per sognare.”
“Voglio ringraziare tutto il popolo sessano per come mi hanno accolti, tifosi genuini, bravi e che sostengono la squadra. Io posso solo dire che suderò sempre questa maglia, è un onore indossarla ed averla indossata in questi mesi e speriamo di regalar loro questo trofeo. Ogni domenica, possono star tranquilli, suderò, insieme ai miei compagni, la gloriosa maglia gialloblù”.
Ufficio Stampa US Sessana 1915