Signore e signori: al Palasport Taliercio di Venezia, domenica sera, è andato in onda un autentico festival dell’atletismo; un avvincente spettacolo agonistico. Una sfida, durante la quale, a più riprese, l’inerzia è passata da una sfidante all’altra; un susseguirsi di azioni e reazioni che però, alla fine, devono per forza avere un vincitore.
Con tutto il rispetto per chi ha esce sconfitto.
Insomma: abbiamo perso, è vero, ma ce l’avevamo quasi fatta. Per ben due volte abbiamo avuto la proverbiale “palla della vittoria”. La seconda occasione, addirittura a fine primo Overtime. Cosa poco frequente, a dire il vero. Domenica sera, signore e signori, abbiamo assistito ad un autentico elogio dell’agonismo nella “Palla a Spicchi”, come recita il sottotitolo. Lo sport più bello secondo noi, e non solo. Una disciplina che ti obbliga a superare la tua metà campo, che ti impone di segnare almeno un punto; uno sport in cui non ti puoi chiudere in un ‘catenaccio’, dopo il tuo ‘ goallonzo’ (Gialappa’s Band docet). Qui, amiche ed amici, si gioca solo per vincere: non esiste l’ipotesi pareggio nella Pallacanestro. Perciò, anche per questo, ci piace quel vecchio slogan Anni 90: “ I Love This Game!”
E’ chiaro, però, che non le puoi vincere tutte le partite, ma è pur vero che “L’Appetito vien mangiando”. E Caserta ha tanta fame di gloria. E l’obiettivo Final Eight, è un ghiotto “antipasto”. Solo che, purtroppo, devi fare i conti anche con le altre avversarie, che spesso si rivelano meglio attrezzate di noi.
Dice: «ma noi abbiamo condotto per quasi 30 minuti!!!» D’accordo, ma nei residui 20 minuti, non solo non abbiamo difeso quei 13 punti di massimo vantaggio, ma negli ultimi (maledetti) 21 secondi del 4° periodo, come richiesto dal Coach, avremmo dovuto commettere fallo. Distrazione fatale. Ehy, non sarà mica che Cantù ci ha trasmesso il suo stesso virus? Speriamo resti un caso isolato.
Dunque sconfitti perché, anche in Laguna, è mancato il ‘Tonnellaggio’. E sì, perché come già accaduto contro l’Olimpia Milano (con tutte le debite proporzioni), la differenza nel risultato è maturata in area colorata. Il peso specifico -lo sappiamo dalle cifre- lì è stato notevole. E non è un caso: la nostra squadra è stata concepita per avere precise caratteristiche, ma risulta sovente troppo ‘leggera’ a rimbalzo. Soprattutto in ‘attacco’: è li che abbiamo subito il vero Colpo di grazia; concederne 18 in più, a quel tipo di avversario, è già di per sé una sentenza. Differenza che porta una griffe italiana (Filloy) e slava (Peric): incontenibili; in alcuni casi, abbiamo concesso persino tripli possessi. Questa fisicità della Reyer Venezia, la sua capacità di “tagliare fuori” le nostre ‘torri’, è stata il nostro vero nemico silenzioso. E sarà il nostro “Lato Oscuro”, la nostra “scimmia” da battere.
Ora, è chiaro come il sole quali siano i nostri veri punti di debolezza. Stavolta, però, oltre alle troppe ‘carambole’ concesse, a punirci si sono aggiunte anche altre due cause: tante palle perse, e scarsa pericolosità della batteria di guardie. #Sosa e #Watt sono stati grandiosi -soprattutto il 50- ma non possono vincere per tutti. Con Putney, sono tre i giocatori in doppia cifra; ben il 75% dei punti nelle loro mani. E’ il segnale che il ‘cantiere’ è ben lungi dall’essere chiuso. E quindi, i margini di miglioramento ci sono ed è un dato assolutamente incoraggiante. Lavori in corso, dunque.
L’auspicio è che si rimedi al più presto, che si colmino presto queste lacune, che si facciano passi avanti nelle spaziature sotto le plance. Servono Tagliafuori a iosa. A tal uopo, due dubbi ci perseguitano: ma Metreveli e Cefarelli, al di là del ruolo di signori Sparring partner negli allenamenti, quanto valgono alla causa bianconera? Ed il #20: non sarà mica un visto sprecato? Oppure Jackson, “val bene una messa…” in campo?
Ah, un’ultima cosa, a proposito di arbitri e/o episodi sciagurati che possono condizionare un risultato. A noi piace pensare che, per portare a casa una partita, a volte basta pescare una “palla sporca” in più, un rimbalzo lungo/corto, un Tap-in in più. Per vincere, a volte, devi essere più forte del “fischio”.
Forza JuveCaserta… armate i ‘pezzi’: presto avremo una “Leonessa” da abbattere.
(ModestinoArdito & Carmine Covino per “EllepiBi”)