Il destino gira le spalle al Gladiator: un gollonzo regala alla Cavese la qualificazione ai sedicesimi di Coppa Italia



de-carolis2SANTA MARIA CAPUA VETERE – Il Gladiator saluta la Coppa Italia. Nonostante la buona reazione della ripresa e diverse chance divorate, i neroazzurri vengono estromessi dalla competizione tricolore per mezzo di un vero e proprio “gollonzo”: un tiro carambolato su cui non può nulla il portiere Patella. Dopo Igea Virtus e Rende in campionato, anche la Cavese espugna lo stadio “Mario Piccirillo”, trasformatosi da catino a vera e propria terra di conquista delle avversarie. Il risultato di 0-1 regala ai metelliani di Emilio Longo la qualificazione ai sedicesimi di finale, dove affronteranno la Frattese, vincente oggi contro la Gelbison Valo della Lucania. Neroazzurri completamente diversi nelle due frazioni: ad un primo tempo scialbo ed impalpabile ha fatto da contraltare una ripresa positiva che non ha consentito il pareggio solo per imprecisione e per le parate di Conti. Per il Gladiator la crisi continua.

PRE-PARTITA. Tanti gli ex in campo tra le fila sammaritane. In passato hanno infatti vestito la casacca blufoncé Ciro Manzi, Nicola Lagnena, Maurizio Maraucci, Cristian Luis Criniti, Antonio Libero Del Sorbo, Gianmarco Tedesco e Flavio Marzullo.  Di questi lo squalificato Ciro Manzi non farà parte del match insieme agli infortunati Nicola Leone, Luigi Brogna, Antonio Cefariello, Gianluigi Mangiapia ed Antonio Motta. Luigi Squillante si affida al 4-3-3 che risente di un leggero turn-over soprattutto in attacco. Del Sorbo viene tenuto a riposo, mentre Tedesco e Marzullo partono dalla panchina. Di fatti, il tandem offensivo è composto da Criniti ed Anzalone dietro l’unica punta De Carolis. Modulo speculare per Emilio Longo che, nel suo 4-3-3, punta sull’esperienza a centrocampo di Ciarcià, Alleruzzo e Simone D’Anna: Giglio è il terminale offensivo dei metelliani.



PRIMO TEMPO. L’equilibrio regna sovrano sin dalle prime battute. Le due compagini, reduci dal trionfo nel turno preliminare rispettivamente contro la MadrePietra Daunia (1-2 per il Gladiator) e l’Herculaneum (2-0 per la Cavese), sono intenzionate a proseguire il proprio percorso nella competizione tricolore e non concedono spazi. Nessuna delle due si sovrappone sull’altra, lavorando nel tentativo di penetrare nella retroguardia avversaria con intelligenza ed astuzia. Da una parte Luigi Squillante sa di rischiare il posto qualora i risultati non arrivino e struttura un modulo molto compatto: dall’altra parte Emilio Longo è molto pragmatico ed ha eseguito uno studio minuzioso. In un paio di circostanze sono provvidenziali gli interventi di Lagnena e Maraucci a frenare le offensive degli aquilotti. Avrebbe meritato maggiori fortune il missile da fuori area di Odierna al 17’ che sfiora l’incrocio dei pali. Per i tifosi sammaritani questo potrebbe essere la “chiamata alle armi” per il Gladiator, invece da quel momento prendono il sopravvento i metelliani. Al 25’ Golia si beve con una finta Maraucci, premia la sovrapposizione di Alleruzzo che passa al centro per Giglio: l’ex attaccante del Foggia non ci crede e l’azione sfuma. Che questo sia un periodo in cui il destino sia avverso al team neroazzurro, se ne ha un nuovo sintomo al 27’. Ciarcià allarga sulla sinistra per Simone D’Anna che calcia malamente, la palla sopraggiunge nell’out di destra sui piedi dell’indisturbato Alleruzzo che calcia di prima: una deviazione di Maraucci cambia completamente la direzione della sfera che carambola in rete sul primo palo, con Patella incolpevole. E’ il vantaggio della Cavese che accelera. Alleruzzo crossa per Ciarcià: il tiro a giro finisce sopra la traversa (30’). La nuova ghiotta occasione cavese configura come interpreti gli stessi protagonisti del vantaggio. Simone D’Anna pesca Alleruzzo che penetra in area e calcia un bolide che viene respinto in distensione da Patella (34’). Dopo il black-out, i neroazzurri reagiscono. Pregevole lancio di esterno destro di Criniti per Anzalone che entra in area e calcia: tiro murato (38’). Nei minuti finali della prima frazione, sale in cattedra il propositivo De Carolis che cerca di rendersi pericoloso. La sua prima conclusione al 39’ termina a lato, poi al 42’ il promettente centravanti dribbla Castaldo con un tunnel e prova la conclusione che viene respinta.

SECONDO TEMPO. Poco prima dell’intervallo, il gruppo ultras sammaritano della Brigata Spartaco, fino a quel momento in silenzio, alza la voce per intonare cori di contestazione nei confronti dei giocatori. Mentre l’arbitro fischia la conclusione della prima frazione, i calciatori rientrano negli spogliatoi, sonoramente fischiati dai propri tifosi. La contestazione colpisce nell’animo Lagnena & soci che rientrano in campo con maggiore determinazione. Doppia conclusione di Gatta che prima ci prova di contro balzo e poi su calcio piazzato dal limite: in entrambi i casi la conclusione manca il bersaglio grosso (55’). Tre minuti dopo insiste De Carolis con un diagonale bloccato da Conti, il quale si ripete al 63’ per bloccare il tiro insidioso di Criniti. Il primo tentativo della ripresa della Cavese rischia di far male ai neroazzurri del tandem D’Anna-Governucci. Alleruzzo serve Bellante che la tocca a pochi passi: Patella, ostruito da un compagno di squadra, prima blocca e poi perde la palla che va a finire sul palo e finisce in angolo. Sugli sviluppi del corner successivo, goal annullato dall’arbitro per fallo di Bellante su Patella (65’). Bello spettacolo al “Piccirillo” con continui capovolgimenti di fronte, infatti al 67’ è clamorosa la chance mancata dal Gladiator. Mischia in area sul corner di Gatta ed Odierna si esibisce in un’acrobazia: salva sulla linea il capitano metelliano Di Deo che spazza la palla (73’). Quando si porta in avanti, il club in casacca blufoncé mette sempre i brividi ed infatti si divora il raddoppio al 78’ con Galullo, che servito da Ciarcià, si mangia il goal tutto solo con il piattone. Il Gladiator tenta l’assalto finale ed al 95’ intuisce che, ancora una volta semmai ce ne fosse bisogno, la sorte gli è avversa: Fontanarosa colpisce un clamoroso palo in mischia, non mettendo la pezza sull’ennesimo pomeriggio grigio della stagione neroazzurra.

Tabellino: GLADIATOR-CAVESE = 0-1 (parziali: 0-1; 0-0)

GLADIATOR: Patella, Odierna, Donnarumma Gennaro (46’ Olimpo), Gatta, Maraucci, Lagnena, Anzalone (46’ Cefariello) , Fontanarosa, De Carolis, D’Anna Felice, Criniti (70’ Tedesco). In panchina: Zeoli, Di Fiore, Capitelli, Falivene, Marzullo, De Falco. Allenatore: Luigi Squillante

CAVESE: Conti, Castaldo (82’ Migliaccio), Loreto, Ciarcià, Galullo, Di Deo, D’Anna Simone (56’ Bellante), Alleruzzo, Giglio, Rossi, Golia (75’ D’Ancora). In panchina: D’Amico, Padovano, Parenti, Armenise, Donnarumma Antonio, Giannattasio. Allenatore: Emilio Longo

RETE: 27’ Alleruzzo (C)

ARBITRO: Michele Ruggiero della sezione di Roma 1 (assistenti: Michele Cerilli e Matteo Pressato di Latina)

NOTE: Ammoniti: Lagnena, Odierna, Gatta (G); Alleruzzo, Galullo (C). Angoli: 3-5. Fuorigioco: 3-1. Recupero: 1 nel primo tempo; 4 nel secondo tempo. Spettatori: 400


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