In una gara che di certezze ne ha date poche ce n’è una essenziale: l’Italia di Fabio Conti è in semifinale del Mondiale di Shangai. Contro le statuarie australiane di coach McFadden le azzurre difendono alla morte e soffrono non poco il pressing avversario, permesso dai direttori di gara. Non bastano i tempi regolamentari e i supplementari per decidere il match. Servono i tiri dai 5metri. L’Italia è più lucida e merita per aver gettato il cuore oltre l’ostacolo, tirando di meno sì, ma con più efficacia al centro ed in superiorità. Ed anche se la ‘casertana’ Simona Abbate non è andata in gol, poco importa, tanto è stata precisa in difesa. Nel primo parziale le squadre sono contratte e sbagliano parecchio. Melissa Rippon trova l’unico acuto, con la Gorlero che ne evita almeno un altro delle ‘Aussie’. Il secondo quarto è il tempo perfetto per l’Italia, quello che ogni allenatore vorrebbe vedere. Il parziale di 4-0 fa ben sperare per il prosieguo della gara. Apre i giochi Savioli, poi 2 rigori procurati da Teresa Frassinetti e siglati magistralmente dalla mancina Emmolo e ancora da Savioli. All’ultimo possesso del Setterosa è la giovanissima Pomeri ad andare per la prima volta a referto. Gli sprint saranno tutti vinti dalle australiane, anche dopo il cambio di vasca. Le oceaniche vanno in rete con Zagame, prima della risposta di Frassinetti da posizione 4. Bianconi allunga sul 6-2 in superiorità. Bronwen Knox dimezza il gap, ma capitan Casanova è brava a prendersi un altro rigore, trasformato da Roberta Bianconi. La leggenda Rebecca Rippon, imita la sorella e fa 3-7 dando il via al parziale dell’Australia. In gol vanno prima Webster, poi Gemma Beadsworth. Bianconi spezza il break a fine superiorità, mentre Ralph sorprende Gorlerlo da fuori a 0’05” dal termine. L’ultimo quarto è sofferenza pura per le azzurre che non vanno mai al tiro e giocano ancora più lontane dalla porta di McCormack. A gelare le ambizioni azzurre ci pensa la Beadsworth a 1’50” dal termine, dopo dei paratoni della Gorlero, sempre più sicura tra i pali. Le azzurre, invece, non sfruttano il match ball. Nei supllementari va in rete la Ralph quasi allo scadere dei primi 3 minuti. Nel secondo tempo gli arbitri si ricordano delle espulsioni al centro e la Emmolo con l’uomo in più impatta. Due i minuti di sofferenza e altro match ball sprecato dalle azzurre in superiorità all’ultimo secondo. L’avversaria della Grecia in semifinale si decide ai rigori. L’Italia è praticamente perfetta con Bianconi, Cotti, Emmolo, Pomeri e Frassinetti, mentre l’Australia (che fa entrare il secondo portiere Brown) tiene il passo con Gynther, Webster e Knox, ma è la Ralph a farsi ipnotizzare dalla Gorlero, prima del rigore decisivo della Frassinetti. Grande gioia e grande stanchezza a fine partita, con la consapevolezza che lo ‘Smile Team’ di Conti-Vaillant-Araujo può battere chiunque in un Mondiale così aperto. Ora il sogno medaglia è sempre più vicino.
ITALIA-AUSTRALIA 14-12 dtr (9-9 dts)
(0-1, 4-0, 4-6, 0-1/ 0-1, 1-0) (5-3)
Italia: Gorlero, Abbate, Casanova, Pomeri 1, Savioli 2 (1r), Lapi, Colaiocco, Bianconi 3 (1r), Emmolo 2 (1r), Rambaldi, Cotti, Frassinetti 1, Gigli. All. Conti.
Australia: McCormack, Beadsworth 2, Smith, Rippon R. 1, Moran, Knox 1, Webster 1, Gynther, Ralph, Lincoln-Smith, Rippon M., Zagame, Brown. All. McFadden.
Arbitri: Gyorgy Juhaz (Ungheria) e Sergio Borrell (Spagna)
Rigori: Bianconi (I) gol, Gynther (A) gol, Cotti (I) gol, Webster (A) gol, Emmolo (I) gol, Moran (A) gol, Pomeri (I) gol, Ralph (A) parato, Frassinetti (I) gol.
Superiorità: Italia 4/7 + 3 rigori e Australia 0/7.