La quiete dopo la tempesta. Un periodo di ‘riposo’. Non di vacanza, ma di riposo. Questo è quello che serve alla Juve al momento per rimettere poi in moto successivamente il motore del mercato. Un periodo di bonaccia obbligatorio, prima ancora che voluto. La presenza di Sacripanti, ma soprattutto di Oldoini a Bilbao per la parte finale degli Europei Under 20, non lascia molto tempo allo staff bianconero per occuparsi delle ultime due faccende ancora rimaste in sospeso. Doppia presenza nel momento che conta della manifestazione iberica anche per ‘lavoro’. Scoutizzare oggi per poi ritrovarsi un passo avanti agli altri domani. Un po’ quello che hanno fatto negli anni scorsi e che oggi ha portato Caserta a mettere le mani sul croato Stipanovic che qualche anno all’interno della selezione del proprio paese e qualche partita di questo tipo di kermesse le ha anche giocate. Una doppia presenza che è permessa anche dal tipo di giocatore che ancora manca alla formazione di Terra di Lavoro. Il tour de force per il ‘contorno’, sempre che cosi si possa definire visto i nomi e le qualità dei giocatori che sono giunti all’ombra della Reggia, è giunto al termine. Le mosse che Sacripanti doveva fare per anticipare gli altri, sorprendere la concorrenza ed evitare di finire all’interno di aste impossibili da sostenere, sono state fatte ed ora è tempo di aspettare. Aspettare che il mercato degli americani faccia il proprio corso. Aspettare che gli effetti della serrata a stelle e strisce della Nba ricada sul mercato del Vecchio Continente. Aspettare che le pretese di un giocatore che prima di tutto questo viaggiava a cifre improponibile per effetto della concorrenza ‘oversea’ abbassi sensibilmente le proprie pretese e quindi si possa anche parlare di colpi straordinari rispetto al rapporto qualità/prezzo. Insomma non c’è nessuna fretta. Almeno fino a quando l’aereo che da Bilbao trasporterà il timoniere canturino, Oldoini e la selezione di azzurrini in Italia. Da quel momento in poi nel quartier generale della Juve si avrà una sola parola d’ordine: sfogliare. Sfogliare la margherita. Sondare il terreno. Puntare su alcuni giocatori al posto di altri, cancellare di volta in volta quelli improponibili per il budget casertano, che resta sempre al centro di qualsiasi tipo di manovra bianconera. Un fulcro essenziale accompagnato da un’altra, anzi due, caratteristica essenziale nella scelta dei prossimi protagonisti juventini: esperienza e conoscenza. Ovviamente del campionato tricolore. In una stagione in cui ci si gioca il tutto per tutto attorno ai due straniere per restare nel Gotha del Basket italiano e magari stupire tutto e tutti, non si può certo rischiare né di affidarsi a giocatori sulla carta di alto livello, cecchini in attacco, né dotati fisicamente o maestri del post basso, ma alla loro prima esperienza nel belpaese. Cosi come coach Sacripanti di sicuro non vorrebbe affidarsi a giocatori con la valigia sul letto e che al momento del rompete le righe del lockout Nba sarebbero disposti a mollare tutto e tutti per riprovare la carta della Lega che fa capo a David Stern, tipo Rashad McCants. L’ex Minnesota T’Wolves potrebbe apparentemente essere fuori dal mirino della Nba, ma con la minaccia anche de contratti da dieci giorni ed una stagione corta dove tutto potrebbe succedere dietro l’angolo, sarebbe non saggio spendere soldi e bruciarli per cosi dire tra febbraio e marzo. Insomma la linea guida dei vari Collins, dei vari Fletcher senza parlare di Righetti e cosi via è quella che sicuramente verrà seguita anche per il completamento del roster. Roster che prima dell’arrivo del secondo americano vedrà una sola modifica: quella dello status di Andre Collins. Il folletto di Maryland è al momento ancora appartenete alla schiera di giocatori a stelle e strisce. Status ed appartenenza, che però potrebbe cambiare a breve con l’acquisizione del passaporto bulgaro. Una possibilità che quindi da un lato completerebbe il quadro dei quattro comunitari insieme a Stipanovic, Doornekamp e Fletcher, ma cosa più importante è che dall’altra darebbe alla Juve la possibilità di giocare con quattro americani tra cui proprio l’ex Teramo ed il già nuovo idolo della ‘folla’ Andre Collins.