Una volta il territorio atellano pullulava di squadre che lottavano ai vertici del calcio campano, ora il “magic moment” delle squadre di tale territorio sembra esser svanito. Anzi sono scomparse proprio i club che facevano sognare i propri tifosi, il territorio atellano, al momento, nella stagione 2016-2017 non avrà un solo club ai nastri di partenza. Una crisi dovuta anche al momento non facile del calcio casertano, escludendo Casertana in Lega Pro e Atletico Acquaviva in Prima Categoria, nessun altra squadra di Terra di Lavoro ha raggiunto i play-off in questa stagione. La difficoltà di trovare imprenditori disposti ad investire nel calcio e problemi legati agli impianti sono le cause principali della scomparsa dei club del calcio atellano. L’ultima dimostrazione è stata lo spostamento del titolo del Comprensorio Atellano, progetto nato dall’unione dei presidenti Aletta e Angelino, all’Albanova Calcio del presidente Giuseppe Zippo, con conseguente esclusione di team atellani tra Eccellenza e Promozione. Una volta i cittadini del territorio atellano potevano ammirare l‘Ortese che combatteva per vincere il campionato di Promozione o lottare per la salvezza in Eccellenza al “Don Sossio Giordano”, impianto che quest’anno ha subito ingenti danni. Oppure il Sant’Arpino del presidente Angelino che sorprendeva tutti, stagione dopo stagione, lanciando ottimi talenti nel calcio campano riuscendo a lottare sempre per i vertici del campionato di Promozione. Infine il Succivo che oramai manca dalle grandi scene del calcio casertano e campano da tanti,troppi anni. Dunque l’unica squadra della vecchia Atella attualmente iscritta nei prossimi campionati è la Virtus Liburia che domenica è riuscita a far valere il fattore casa nel play-out di Prima Categoria contro il Real Piedimonte. Una crisi che non vede una via d’uscita, è veramente un peccato non poter vedere in campo e rappresentato un territorio che ha sempre fatto calcio ad alti livelli.