In una intervista rilasciata al quotidiano Il Mattino oggi in edicola, l’ex presidente del Gladiator Ciro Ongari spiega il perchè è stato trasferito il titolo sportivo da Santa Maria Capua Vetere a Casal di Principe. Ecco quanto dichiarato: «Nessuno era interessato – esordisce l’ormai ex patron – e dopo aver ceduto la carica di presidente a mio fratello Giuseppe abbiamo deciso di accettare l’offerta di Diana». Ma l’addio alla città del Foro non è senza polemiche. «In due anni ho risanato il club – continua Ongari – investendo oltre duecentomila euro. Ho chiesto vanamente una mano alle imprese cittadine, nessuno si è mai fatto avanti. Abbiamo pagato tutte le vertenze della vecchia gestione, saldato le spettanze di questa stagione e oggi la società non ha un centesimo di debiti. Quando siamo arrivati trovammo una situazione disastrosa eppure non ci siamo mai tirati indietro mantenendo tutti gli impegni. Cosa che non ha fatto il Comune. Ci saremmo accontentati anche solo di un grazie e invece siamo stati letteralmente abbandonati. Andiamo via senza neppure essere ringraziati per aver salvato nel 2014 il calcio a Santa Maria Capua Vetere. Ora togliamo il disturbo». Duro anche sui tifosi che sono apparsi addirittura sollevati dall’addio della vecchia dirigenza. «Sono stato insultato sui social network e francamente dopo tutto quello che ho fatto per i neroazzurri non lo meritavo. In casa quei pochi che c’erano pensavano solo a contestare e non ad incitare la squadra. Abbiamo fatto il possibile per conquistare le persone e riportare la gente al «Piccirillo». Francamente il calcio a Santa Maria non si può fare con questi presupposti».