In una intervista rilasciata oggi al Mattino, Gigi Squillante, allenatore fresco vincitore del campionato di Eccellenza con l’Herculaneum, punta dritto su Luigi Maiellaro che ebbe nel 2012/2013 quando era alla guida del Gladiator
«All’inizio la società voleva prendere Tommaso Merola. C’era un po’ di scetticismo su Maiellaro vista l’età. Ebbi la fortuna di vederlo all’opera un anno prima quando era alla Sibilla Cuma. Poche presenze, una retrocessione, ma aveva la stoffa del grande portiere. In Coppa Italia a Cava fece una partita strepitosa, mi sembrava il grande Castellini e si è meritato una maglia da titolare».
All’epoca la sua fu una scommessa vinta, ora Maiellaro deve trovare conferme tra i pro.
«Non ho mai avuto dubbi sulle sue doti. E’ un ’94, all’epoca era un under, ma giocava con estrema disinvoltura. Era un Gladiator affamato di vittorie con tanti calciatori retrocessi o che l’anno prima avevano trovato poco spazio. Luigi dimostrò tutto il suo valore e adesso merita un posto in Lega Pro. Una volta gli dissi che lo avrei schierato anche con una mano infortunata perché è un portiere che vorrei sempre nelle mie squadre».
Quali sono le sue caratteristiche? «La sua migliore dote è la lettura della palla. Già sa dove finisce il pallone riuscendo ad anticipare le mosse avversarie. Difende molto bene la porta tra i pali, forse nelle uscite può migliorare ancora qualcosa. Quello che l’ha frenato maggiormente è l’altezza. Ma la vita è davvero strana perché il padre è 185 cm, lui riesce a sopperire ai centimetri con un’eccellente reattività».
Domenica a Pordenone guiderà il reparto difensivo. Può essere la partita della svolta?
«Dimostrerà quanto vale, ne sono certo. Credo che farà una grande gara e conoscendolo non dormirà tutta la settimana. Seguirò con attenzione il match e ovviamente farò il tifo per la Casertana e per lui».