Essere capitano non vuol dire indossare la fascia e vantarsene. Avere leadership, rispetto della gente lo si ha col passare del tempo, di mesi dopo sudate vittorie e sconfitte amare. L’ultimo grande capitano del San Pio Mondragone Mario Pagliuca (ultimo campionato in maglia Virtus Carano) ha dichiarato tempo fa tutto il suo grande amore per la maglia e popolo granata. I matrimoni si fanno in due venendo incontro alle rispettive esigenze. Mario Pagliuca è figlio di Mondragone, della sua terra, degli odori. E’ talmente radicato alla sua terra che quasi stupi’ tutti l’anno scorso quando firmo’ per i cugini del Carano con la non tanto celata voglia di vincere il campionato. A febbraio dopo il gol contro il San Pio un bomber in lacrime a testimonianza che quella promessa fatta in memoria del padre è sempre valida: riporterà il suo Mondragone nel calcio che conta. Intervenuto durante la puntata di “Estate nel pallone “condotto da Mario Fantaccione e Fabrizia Greco, il super bomber è esploso in tutta la sua schiettezza non mandandole a dire con delle bordate con un unico destinatario:il suo ex ormai presidente del Carano Emilio Di Tommaso.” Sono deluso, avevo instaurato un rapporto col presidente Di Tommaso col cuore. Mi ha solo usato perché gli serviva Mario Pagliuca giocatore. Io gli ho dato amicizia. Ha dichiarato cose assurde dicendo di aver fatto regali a mio figlio appena nato. Quei regali sono stati scalati economicamente dal mio stipendio:le nostre strade si dividono qui. Riguardo i famosi 66 mila euro, parliamo di conti che porta lui. Sono conti amplificati nella gestione sua. Dire che mi ha dato 66 mila euro e una casa sono cose assurde: in casa dovevo entrare a dicembre e non sono entrato. Mi ha fatto dei danni perché i lavori fatti non mi sono stati fatti nemmeno bene. Parliamo di soldi miei: se il Carano mi ha dato 25 mila euro è pure una cifra catastrofica. Tengo a precisare anche sulla questione del premio con i 500 euro donati dai tifosi alla squadra come regalo . Andato dal presidente, gli ho fatto presente i 500 euro. Mi ha dato questi soldi garantendomi che li avrebbe dati alla squadra. I soldi non sono stati presi da me .
C’è da salvare in questa stagione la gente di Carano che mi stima:sono preoccupato per loro perché col presidente Di Tommaso il Carano rischia di scomparire dalla scena. Il vero conoscitore di calcio è l’altro presidente Primasso . Se dovessi firmare in eccellenza giocando contro il Carano segnerei ed esulterei senza problemi: ho ricevuto tanto dai tifosi ma non ho nessun legame affettivo con la società. Per me Carano è stata una parentesi della mia vita:siamo andati in eccellenza. Con un altro attaccante sarebbero stati in difficoltà a salire di categoria. Il San Pio Mondragone vive giorni difficili in attesa di novità societarie .Mondragone è un discorso a parte, è il cuore che parla. Diventerò socio del San Pio , in futuro farò calcio da presidente se dovesse arrivare la possibilità. Se poi riusciamo a trovare la soluzione sia come socio che giocatore, sono pronto a dimezzarmi lo stipendio pur di dare una mano ai tifosi per regalare questo sogno tanto atteso. Mio padre ci teneva tantissimo a questo progetto: spero che in futuro ci possa riuscire. Da capitano della squadra e beniamino del paese, mi auguro che quanto prima il San Pio possa tornare a fare calcio di vertice capitanato da me”
Le parole della pantera sono delle lame che affondano in questa calda estate del 2011. Sono dirette, senza giri di parole contro il suo ex presidente:un attacco forse senza precedenti. Alla base un rapporto deteriorato nell’ultimo periodo con alle spalle una tifoseria pronta sempre a sostenerlo. Le strade si sono separate ormai: la pantera Pagliuca torna a far parlare di sé deluso dal trattamento ricevuto sperando in un futuro radioso per il suo San Pio. Si volta pagina ..in attesa dei prossimi sviluppi…