Tutti sono in grado di sacrificare la vita a una società, ma pochi sono in grado di nutrirla e crescerla a dovere. La Asd Sporting Atellana, società impegnata esclusivamente con i giovani, al suo primo vagito sta portando avanti in maniera impeccabile un progetto che tende alla formazione di giovani calciatori attraverso regole semplici ma rigide finalizzate a far emergere non solo le doti tecniche ma, soprattutto, la crescita morale dell’individuo. Il motivo che ha segnato l’inizio del nuovo che avanza. Con questi presupposti i risultati per il sodalizio del presidente Salvatore Russo non sono tardati ad arrivare. Nicola Russo e Pasquale Di Serio, entrambi classe 2004, da qualche giorno fanno parte della grande famiglia della JuveStabia. Grande soddisfazione per la società succivese, la quale, a piccoli passi ripercorre i fasti della vecchia e gloriosa Polisportiva Succivo. Gli scambi di idee tra il presidente azzurro Salvatore Russo ed il coordinatore del settore giovanile della Juve Stabia Mainolfi, in realtà si erano già concretizzati da qualche tempo, infatti, i ragazzi atellani avevano preso parte al match di Lega Pro Juve Stabia-Matera in qualità di racchetta palle. Da sottolineare come giusto che sia l’eccellente lavoro svolto dai tecnici e staff del presidente Russo. La Asd Sporting Atellana non è solo un progetto sportivo, ma un sogno. Con la convinzione che lo sport rappresenta un propellente per il riscatto del territorio di appartenenza. Un Sogno, che lo sport, non è solo un momento di aggregazione che dura il tempo di una partita ma nella sua essenza più profonda. Un insegnamento, o per meglio dire una casa, in cui le giovani leve trovano rifugio dalle insidie della strada. Dare l’opportunità ai giovani di realizzare non la visione onirica di ricchezza, ma l’opportunità concreta di immaginare che attraverso questa disciplina sportiva l’individuo possa migliorare se stesso non solo sotto l’aspetto agonistico, piuttosto, rafforzare la propria integrità morale iniziando a rispettare le regole dello sport. La perfezione è un cammino non un punto di arrivo. Tuttavia, la forza di una società è anche quella di saper immaginare e costruire i propri sogni.