Che scoppola al Pianella, la Juve va ancora ko



Giuri nel match d'andata
Giuri nel match d’andata

La domenica nera dello sport casertano si sposta dal Santa Colomba di Benevento al Pianella di Cantù. Due sfide che i tifosi casertani sentivano particolarmente e che vedono le nostre portacolori uscire con due brutte sconfitte: 6-0 nel calcio, -23 nel basket. La Juvecaserta ha certamente pagato lo sforzo della seconda sfida nel giro di pochi giorni ma questa giustificazione tiene fino ad un certo punto visto che, comunque, c’è stata partita per tre quarti prima dell’imbarcata decisiva. Cantù, pur avendo un roster di grandissima qualità, non se la passava certo bene ma oggi si rialza dalle sabbie mobile: al Pianella il risultato finale è 92-69. Due sconfitte nelle due sfide lombarde: quattro stop in fila. Momento delicatissimo.

PRIMO PERIODO Cantù va col quintetto pesante, mentre Dell’Agnello sceglie lo stesso quintetto di Milano con Giuri tra i primi ‘cinque’. Fesenko comincia a far sentire il fisico su Hunt mentre la Juve comincia a perdere troppi palloni in attacco (3 perse e 12-1 al 4’ dopo la tripla di Abass e le schiacciate di Fesenko). L’attacco bianconero è decisamente senza idee e privo di fluidità. La tripla di Ukic ed il canestro di Johnson allargano drammaticamente la forbice sul 17-1. Dopo 5’ senza segnare, Slokar muove il punteggio dalla lunetta (0/5 dal campo per i casertani). Entra Cincia ma il tassametro delle perse sale a quota 5 in 6’ e la Juve sprofonda sul -17 con la bomba di Heslip. Il primo canestro dal campo arriva al 7’ con Slokar: proprio lo sloveno segna ancora, tocca a quota 6 e Caserta torna sul -9 dopo le scorribande di Jones e Siva in contropiede (20-11, 0-8 di parziale). Un brutto periodo finisce 26-18 grazie ai 5 punti di Wojciechowski e i 6 di Siva: Caserta tira 5/11 ed ha 6 nella casella delle palle perse. SECONDO PERIODO “Oltre ogni rivalità, basta divieti per gli ultras” con questo striscione gli Eagles esprimono il loro parere sul divieto di trasferta rifilato ai casertani. Si sblocca Hunt (4 punti consecutivi) e Caserta rivede la luce sul -4. Si sveglia anche Hodge che, insieme a Fesenko, rilancia Cantà ad un vantaggio cospicuo (34-22 al 14’) mentre Caserta continua ad avere tante difficoltà in fase offensiva. Dell’Agnello si mette a zona ed al 16’ arriva il primo canestro di Downs: magia di Siva e la Juve torna sul -8 grazie ad una buona difesa corale. E quando Giuri realizza dalla lunga distanza, Bazarevich deve andare col timeout (34-29 al 18’). Suona la sirena dell’intervello: è 44-38 con la Juve che aveva trovato anche il -2 con una bomba di Jones. Siva chiude un primo tempo luccicante con 10 punti (3/3 da 2, 4/4 ai liberi), 4 assist e 15 di valutazione.



TERZO PERIODO Jone apre il fuoco dalla lunga distanza ma sale di giri Roko Ukic tra canestri, assist e palle recuperate: Dell’Agnello si rimette a zona sul -7. Ma Caserta ha Siva: un paio di assist di qualità vengono capitalizzati: Cincia infila la tripla del 48-46 al 23’. Basta un minuto di stupidaggini e Cantù rivola sul +9 sfruttando le palle perse bianconere e la propria forza in contropiede dove si scatenano Abass e Johnson. Caserta, stavolta, non riesce a reagire e sprofonda sul 59-48 al 27’ con Fesenko che, in vernice, fa il comodo suo. Come la Juve, con Siva, torna allo svantaggio in singola cifra, ecco la palla sempre a Fesenko e sono dolori. Caserta imbarca: tripla di Hodge, canestro di Fesenko, tripla di Lorbek ed il Pianella esplode sul 74-57. Suona la sirena di un drammatico terzo periodo: è -17.

QUARTO PERIODO Il risultato è compromesso ma la Juve molla definitivamente gli ormeggi dopo le due bombe di Abass che allargano il divario fino al 84-59 al 32’. Una vera scoppola. Da questo momento in poi si gioca solamente per le statistiche, senza più cattiveria e possibilità di aprire una partita compromessa. Si attende solamente la sirena finale ed il Pianella rimane un vero taboo per i casertani.


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