Sessana, dopo la grande paura Bosco sta bene:“È stato uno scontro fortuito. Ringrazio Tommaso Manzo”



Mauro Bosco e Nando Salvati dell'Herculaneum
Mauro Bosco e Nando Salvati dell’Herculaneum

Attimi di paura e disperazione negli occhi di tutti i presenti al ‘Piccirillo’ di S. Maria Capua Vetere domenica scorsa in seguito all’infortunio occorso al centrocampista aurunco Mauro Bosco. Tempestivo l’intervento del numero 10 sammaritano Tommaso Manzo che per primo ha soccorso il numero 6 gialloblù, poi la corsa in ospedale e il pericolo scongiurato con il calciatore che a fine partita era già tornato nell’impianto sammaritano tranquillo e sorridente. Non è di certo il tipo da farsi fermare da questo tipo di inconvenienti: ha voluto subito tornare ad allenarsi con i compagni ad inizio settimana ed è già pronto per altre battaglie nel rettangolo verde. Il calciatore di Cascano è lo stakanovista della rosa di mister Sanchez: finora ha collezionato 26 presenze per un totale di 2329 minuti in campo e un gol all’attivo realizzato proprio al ‘Piccirillo’ contro il Gladiator in Coppa Italia. È stato lui stesso a parlarci di quanto accaduto domenica in campo: “È stato uno scontro di gioco del tutto fortuito dopo pochi minuti dall’inizio della gara, nel quale purtroppo ho avuto la peggio; ma grazie soprattutto al pronto intervento di Tommaso Manzo che mi ha soccorso, tutto si è risolto. Ora sto meglio e mi sto allenando regolarmente con la squadra in vista del match di sabato con la Sibilla”.

Quest’anno la compagine gialloblù non riesce ad avere quella continuità di rendimento che lo scorso anno sotto la gestione Ricciardi l’aveva tenuta nelle prime due posizioni in graduatoria dall’inizio alla fine del campionato: “Credo che siamo una grande squadra formata da ottimi calciatori, molti di quali con tanta esperienza e da giovani interessanti. Secondo me a noi manca solo un pò di continuità e di convinzione nei nostri mezzi; un altro aspetto da non sottovalutare è che purtroppo sia per gli allenamenti che per le partite casalinghe ci tocca girovagare per tutti campi della provincia e questo vuoi o non vuoi ti costa dei punti alla fine”. Forse la troppa euforia per la vittoria nella semifinale di ritorno con il Portici e la qualificazione alla finalissima di mercoledì con il Città di Nocera, si è fatta sentire nella testa dei ragazzi: “Sicuramente dopo la partita con il Portici c’era bisogno di tenere un po’ più alta la concentrazione ma io credo che abbiano influito tanto anche le pesanti assenze che avevamo domenica, molte delle quali nella zona nevralgica del campo”. Una stagione abbastanza agitata per la Sessana finora, con tre cambi tecnici e la partenza di alcuni calciatori importanti con l’arrivo di altri di pari valore. Le sirene di mercato hanno insidiato anche la permanenza a Sessa Aurunca del mediano classe ’87 che non smentisce le proposte ricevute: “Non nascondo che c’è stato l’interessamento di qualche società importante a dicembre, ma l’affetto che mi lega a questa città e la voglia di trattenermi del presidente Vrola hanno fatto la differenza. Qui a Sessa ho potuto giocare con calciatori del calibro di Dino Fava, Alfonso Camorani e ora Gennaro Vitale e Orazio Grezio tra gli altri e questo non ha prezzo. Sicuramente è stata un annata anomala ma io non voglio entrare nelle scelte societarie ma voglio solo dare il massimo per questa maglia e per questa tifoseria alla quale sono molto legato ”.  Infine il pensiero di Bosco non può non andare alla finale di mercoledì, ma prima c’è la Sibilla Soccer da affrontare e un calciatore della sua caratura sa bene quante insidie possa riservare un match di questo tipo: “Prima di pensare alla finale di mercoledì bisogna evitare cali di tensione e concentrarsi per la sfida con la Sibilla; sarà una partita difficile come tutte le altre del resto, loro si devono salvare e in questo campionato nessuno ti regala niente. Domenica non ‘è nessuna alternativa alla vittoria, vogliamo i tre punti poi penseremo alla Nocerina. Mercoledì sarà un momento storico per la città di Sessa Aurunca e per tutti gli amanti della Sessana. C’è un certo fermento tra i tifosi e ci sono molte aspettative; posso solo dire che io e i miei compagni daremo l’anima per regalare alla società e a tutta la tifoseria questa coppa”.




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