Nel calcio come nella vita non si finisce mai di imparare. E spesso ci rimettono persone che fanno della loro passione un lavoro. E’ il caso di mister Ivan Faustinho Canè chiamato e ‘scaricato’ dallo Stasia nel giro di qualche ora. E’ lo stesso ex Napoli a raccontare l’incredibile storia. “Il 21 dicembre sono stato contattato dal ds Borzachiello dello Stasia e ci siamo incontrati il 22. Prima ancora di parlare di cifre ho chiesto espressamente di essere legato al club con un contratto. L’accordo economico è stato trovato in pochi minuti e a quel punto abbiamo iniziato a parlare anche della rosa con la volontà da parte della società di rinforzare la squadra con tre over. Eravamo d’accordo su tutto e ci saremmo dovuti risentire entro un’ora per fissare un appuntamento con il resto della dirigenza. Sono trascorsi due giorni, non ho ricevuto alcuna chiamata e sono venuto a sapere che io avrei chiesto troppo, il doppio di quanto pattuito. Cosa assolutamente non vera poiché l’accordo era stato già trovato alla cifra stabilita. Sinceramente l’amarezza è tanta perché questa vicenda ci fa capire questo calcio minore come è caduto in basso. Bastava un po’ di educazione, semplicemente questo. Purtroppo in queste categorie si trovano pseudo dirigenti disposti a tutto pur di apparire. Persone del genere sfruttano la passione per questo sport di chi come me ne fa anche un lavoro. Io sono un allenatore professionista, sono abituato a comportarmi ed essere trattato diversamente. Ho una mia dignità avendo avuto insegnamenti ben precisi da mio padre e vado orgoglioso di questo. Dispiace perché anche altri colleghi hanno subito un trattamento simile ed è un duro colpo per chi ama questo sport”.