Un tuffo nel passato, in quell’aprile del 1991 quando Fidelis Andria-Casertana si trasformò in una vera e propria sassaiola tra opposte tifoserie. Ecco come la stampa pugliese e casertana affrontarono l’argomento:
La Casertana lascia imbattuta il campo della Fidelis Andria esattamente come si auguravano i tifosi rossoblù. Ma quello che era un risultato aognato fa quasi rabbia dopo quello visto sul campo. Passata in vantaggio grazie ad una prodezza del due Manzo-Campilongo, la Casertana è stata raggiunta immediatamente grazie ad un rigore molto dubbio assegnato dall’arbitro ai padroni di casa. Ma l’aspetto più triste della trasferta pugliese è stata l’assurdo agguato teso ai tifosi rossoblù al momento di tornare a casa. Per i circa mille che si erano mossi dalla Campania, il trattamento non è stato certo gradevole: a fine gara sono stati sottoposti ad una violentissima sassaiola. Tutti i vetri dei pullman sono andati in frantumi. Solo a notte inoltrata gli appassionati casertani hanno potuto fare ritorno a casa.
Finale di partita tumultuoso ad Andria: mentre i tifosi della Casertana salgono a bordo dei pullman parcheggiati nei pressi dello stadio, ha inizio una sassaiola. I nove automezzi che trasportano i tifosi della Casertana finiscono nella strettoia del passaggio a livello di corso Cavour (dove il traffico del dopo partita è sempre caotico): è un attimo: i pullman diventano l’obiettivo di un tiro al bersaglio. Pietre dalla strada verso i pullman e pietre dal pullman verso i passanti e auto in sosta. Alla fine quasi tutti i finestrini dei bus sono fracassati, lo spartitraffico del passaggio a livello semi abbattuto. Una decina di auto ammaccate, otto giovani medicati al pronto soccorso per ferite leggere, contusioni anche per due agenti di Polizia ed un carabiniere. Tre giovani fermati ed identificati.