Come sette giorni fa, la Juvecaserta si mangia le mani per una partita che poteva vincere e che, invece, entra tra le occasioni sciupate. Con Pistoia e Cantù i bianconeri hanno buttato quattro punti possibili per come sono andate le sfide: contro i lombardi è stata un’altalena di emozioni e sorpassi senza fine, ma il guizzo finale ha sorriso a Hodge e soci. Caserta ha commesso errori pesanti per una sfida punto a punto; troppe palle perse, troppe scelte incomprensibili in attacco, qualche disattenzione difensiva ed ecco che la frittata è fatta. Ad un passo dal sogno Final Eight, Caserta è tornata a guardare più alle spalle che avanti: l’obiettivo salvezza è ampiamente alla portata ma bisogna trovare l’assetto finale per costruire qualcosa di positivo.
NUOVI ASSETTI. Durante la partita ho sentenziato: “E’ la peggior Juve del campionato” e ne ero ovviamente convinto, altrimenti non l’avrei scritto. Ma poi, durante la conferenza di Dell’Agnello, un po’ m’è dispiaciuto sparare sta bordata. In effetti il coach ha ragione quando dice che ha avuto la squadra al completo, quella disegnata in estate, una sola volta…. contando anche la preseason. E’ oggettivamente improbo cambiare assetti, giochi, decisioni e spaziature di domenica in domenica perché qualcuno viene meno. E’ oggettivamente impossibile accusare il coach di questa sconfitta a brucia pelo. Bisogna restare sereni e concentrati, cambiare assetto è difficile.
LA QUERELLE AMOROSO. Si è detto e scritto tanto, forse anche troppo, sulla vicenda. Alla fine la verità l’ha detta coach Dell’Agnello: nessun problema tecnico, nessun problema di rapporto col coach, ma qualcosa che non quadrava e questo lo sanno solamente Valerio ed il club. Può voler dire niente, o tutto, dipende dai punti di vista. Amoroso è uscito dall’accordo e, al momento, sta pensando solamente a rimettere a posto il ginocchio. Non farà fatica a trovare una nuova collocazione ma prima viene il ginocchio. E’ andata così, bisogna solo guardare avanti.
ARIDATECE DEJAN. E’ il giocatore perfetto per questa Juve. E’ quello che ci vuole per potenziare una squadra che, ora, soffre troppo vicino a canestro. Ivanov ha tutto per fare bene e poi è amato dalla piazza dopo l’ultima stagione. Caserta l’ha adottato, qui può fare benissimo. L’affare è in corso d’opera e ci sono buone speranze. Aridatecelo.
VERITA’. Potevano essere due punti veramente pesanti: il sogno Coppa Italia si avvicinava, la zona calda si allontanava, si vinceva un altro scontro diretto. Poteva e non è stato. Non è stata una Juve scintillante ma, ancora una volta, ha palesato doti umane e caratteriali di prima qualità. Poteva essere e non è stato: torniamo a guardarci le spalle più che mettere il naso avanti. La classifica è corta ma la quota salvezza si è alzata, almeno, a 16-18.