Dopo la sconfitta all’esordio in casa della Dolomiti Energia Trento, l’Olimpia Milano si è ripresa vincendo due partite consecutive, al Forum con Varese e nel posticipo di lunedì scorso ad Avellino. Reduci dalla disfatta europea contro l’Efes, le scarpette rosse sono attese da un’altra trasferta campana. Al PalaMaggiò di Castel Morrone troveranno una Juve in emergenza.
Per coach Repesa problemi solo di abbondanza nel roster. Il quintetto si compone innanzitutto con il play italiano Andrea Cinciarini, che ritroverà da avversario il fratello maggiore Daniele. Il suo cambio è Olivier Lafayette, per lui 10 punti di media nelle ultime due vittorie dell’Olimpia. Nello spot di guardia comincia Charles Jenkins, 26enne di 191 centimetri reduce da una prima fase di stagione da dimenticare: sei punti complessivi in tre partite, nonostante un minutaggio elevato. Decisamente meglio ha fatto fin qui la guardia di riserva, il croato Simon: 13 punti a gara per l’esterno mancino, che al PalaDelMauro ha chiuso addirittura con 21 marcature in 22 minuti. Con lui bene si accoppia capitan Gentile, certezza del quintetto milanese. Lo scugnizzo di origini maddalonesi torna al PalaMaggiò dopo l’esperienza agli Europei con la casacca azzurra e come al solito non sarà per lui una gara come le altre. Dalla panchina, per far valere le sue doti di specialista difensivo, Bruno Cerella.
Vasta scelta, neanche a dirlo, sotto le plance. Jamel McLean, una delle principali bocche da fuoco del roster, Robbie Hummel, pericoloso anche da fuori l’arco, Milan Macvan, 26enne già con enorme esperienza europea, e Stanko Barac, pivot di 2 metri e 17 centimetri. Una lista che non si ferma qui. Pronto a subentrare Daniele Magro, che chiude la rosa di 12 giocatori con il giovane Davide Toffali. Da valutare l’inserimento nelle rotazioni di Lawal, che altrimenti rimarrà fuori come tredicesimo in quanto extracomunitario in più a disposizione di coach Repesa. Sulla carta non c’è storia. La Juve ha bisogno di ritrovarsi prima di affrontare la corazzata di Armani. E domenica, nel posticipo delle 20:45, servirà anche il pubblico del PalaMaggiò. Solo così sarà possibile battere i più forti. E non sarebbe di certo la prima volta.