Riportiamo il comunicato della Casertana in merito alle recenti dichiarazioni del sindaco Del Gaudio: Il presidente Verazzo prende posizione sul comunicato stampa del sindaco Del Gaudio, che preannuncia la disponibilità del signor Nicola Raucci a rilevare la società Casertana FC : “Ho letto con molto interesse e rispetto e con uguale attenzione il comunicato stampa del sindaco Del Gaudio, rispetto al quale voglio esplicitare alcune precisazioni e alcune espressioni di intento. Nel colloquio che ho avuto con il primo cittadino ho espresso a lui tre concetti di importanza e di incidenza decrescente.
Il primo: lo stadio Pinto, di proprietà del Comune, non è omologato per il campionato di serie D, meno che per quello di seconda divisione. Sarebbe essenziale, dunque, che il Comune profonda l’impegno di sua competenza per mettere a norma l’impianto.
Secondo: gli ho chiesto una verifica sulla possibilità di recuperare quanto speso dal sottoscritto per i lavori nello stadio Pinto per evitare la sua chiusura già nel settembre scorso, com’era, ormai, inevitabile. Somme conferite da me personalmente per lavori che sarebbero toccati al Comune di Caserta, proprietario dell’impianto. Somme, il cui recupero vorrei solennemente vincolare, con chiarezza di cifre e trasparenza di conti, al versamento delle garanzie essenziali per il ripescaggio nel campionato di seconda divisione.
Terzo: sarei stato strafelice se il marchio Reggia Caserta, così come ebbe anche a dire il sindaco in una conferenza stampa prima delle elezioni, avesse marchiato di orgoglio civico le maglie della futura Casertana, in una sponsorizzazione della città, che, d’altronde, avviene già in molte altri contesti e che gratifica molte altre squadre italiane. Parimenti, ho aggiunto al sindaco, che sarei felice se altri imprenditori di Caserta sentissero propria la causa della sua massima istituzione sportiva ciò al fine di rendere forte il progetto che mi sta a cuore, quello di riportare in pochi anni nei campionati che competono ad una squadra che rappresenta un capoluogo di Provincia (Lega Pro etc..).
Di questo parlai al primo cittadino, questo gli chiesi, riscontrando una sua apertura e una sua disponibilità a valutare il contenuto delle mie parole. Sono certo che lui, come me, ha a cuore solo ed esclusivamente le sorti della Casertana. Come sono certo che i suoi pressanti e pesantissimi impegni istituzionali di questi giorni lo abbiano indotto a delegare ad altri la gestione del problema, che, ripeto, per me, è prima di tutto un problema relativo allo stadio comunale Pinto, che, ad oggi, è uno stadio fuorilegge a
tutti gli effetti.In merito, poi, alla eventuale disponibilità del signor Nicola Raucci e di qualunque altro imprenditore fosse interessato a rilevare la società, per me risulta facilissimo rispondere: davanti a un progetto serio, davanti a una disponibilità soggettiva e davanti a una oggettiva a portare in alto i colori di questa gloriosa maglia, che, nonostante tutto, nell’anno appena trascorso ha riportato il migliore risultato sportivo da moltissimo tempo a questa parte, sono aperto a ogni discorso e ad ogni confronto. L’esperienza della stagione sportiva conclusasi da meno di un mese mi fa essere, però, molto cauto nella valutazione di proposte e di propositi, che,
soprattutto, di questi tempi, sono pieni di parole roboanti, che poi non trovano riscontro, come i tifosi della Casertana hanno potuto ben sperimentare sulla propria pelle negli ultimi campionati, in un serio programma di gestione e di investimenti sportivi. Di guitti, apprendisti stregoni, millantatori, truffatori, prestanome, avventurieri, presunti mecenati, reali mercenari, sono ricchi il bosco e il sottobosco dei campionati cosiddetti minori e, dunque, il discorso delle garanzie diventa cruciale e non può essere certo limitato a impegni verbali o documenti aleatori.
Detto questo, spero che il sindaco voglia confrontarsi ancora con il sottoscritto, affinché io possa rendere chiaro quello che, a causa di un mio limite, sicuramente a causa di una infelice esplicazione del mio pensiero, non sono riuscito a esprimere compiutamente nel primo colloquio. Un incontro che sarebbe utile tenere al più presto, magari entro 48, 72 ore, in considerazione delle esigenze di programmazione del nuovo anno agonistico e al quale, potremmo far seguire una conferenza stampa congiunta.