Guadagnino: “A San Felice ci sono le strutture ma manca chi vuole investire”



i fratelli Guadagnino

Una piazza storica come San Felice ha  voglia di respirare aria di gran calcio, memore di un passato blasonato e di un presente amaro figlio di una situazione di generale apatia. La prima squadra cittadina  è meritatamente retrocessa in Prima Categoria figlia di errori fatti nel corso della stagione con una squadra non all’altezza di un campionato difficile come quello di Promozione. La Sanfeliciana Soccer iscritta al campionato di Terza Categoria (girone A) chiude il campionato posizionandosi tra le prime della classe . Molti gli sportivi legati a questa piazza storica che per tradizione, competenza e passione non è inferiore a nessuna realtà del circondario. I derby col Suessola ad oggi sembrano un lontano ricordo: si può ripartire a patto che tutti credano in un progetto serio e ambizioso di rilancio della piazza.

La famiglia Guadagnino, titolare della splendida struttura”Isola Blu” ha avuto modo di seguire le sorti del calcio cittadino ospitando per tutto il campionato i ragazzi della Sanfeliciana Soccer. Terminato il campionato, si spengono i riflettori ed è giunto il momento delle riflessioni. Obiettivo il commento di Salvatore Guadagnino uno dei titolari:” C’è crisi generale, non vi è nessuno che in maniera concreta possa seguire in maniera concreta una squadra di calcio. Abbiamo questa bella e splendida realtà locale come la Team Soccer Sanfelice con molti ragazzi del posto. Parliamo di una concreta realtà con giovani lanciati in terza categoria:sogno  e spero che possano arrivare lontano come la gloriosa squadra di San Felice di molti anni fa.  Ci siamo prodigati per la squadra di calcio ospitando i ragazzi nella nostra struttura: si sono rilassati e concentrati per le gare . Ci siamo sentiti onorati per la scelta del loro presidente che si è affidato alla nostra struttura composta da piscine, bar, ristorante e pizzeria. La realtà dice che ci sono le strutture ma manca chi vuole investire nel calcio. Il momento è generale e va avanti da 3-4 anni. Adesso deve andare avanti così . In passato c’erano dirigenti che facevano quello che volevano. Oggi invece si sta riscoprendo una nuova realtà, quella vera del calcio”



 


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