La Casertana via dal Pinto? Il commissario Nicolò: “Pagavano 70 euro a partita…”



Una veduta del Pinto
Una veduta del Pinto

Un avviso pubblico, o bando se si preferisce, verrà pubblicato nei prossimi giorni dal Comune di Caserta per il nuovo affidamento dello stadio Pinto. E alla gara la Casertana avrebbe deciso di non partecipare, come si legge oggi sul quotidiano Il Mattino. Eppure le condizioni poste dall’amministrazione guidata dal commissario prefettizio Maria Grazia Nicolò non sembrano cambiare di una virgola rispetto al passato. E si fondano su una legge neppure troppo recente, datata infatti 2003. A spiegarlo in esclusiva ai microfoni di Teleprima – CasertaPrimaPagina.it è proprio il commissario Nicolò. “Abbiamo adottato un regolamento mutuando quanto previsto da una legge del 2003 sulla gestione degli impianti pubblici. Il Comune ha chiesto alla Casertana il pagamento di una tariffa, prima – sottolinea Nicolò – di rilasciare l’autorizzazione”. Ma quanto pagava la Casertana l’anno scorso? E quanto dovrebbe pagare quest’anno? “Nel corso degli anni abbiamo rilevato che a fronte dei costi delle partite(2.700 per le gare diurne e 3.200 per quelle notturne, ndr) si procedeva al pagamento di soli 70 euro, per un importo annuale di 1.500 euro”.

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