Tra le pagini felici di questa annata 2010/2011 deve essere menzionato a pieno merito il Real Volturno che ha raggiunto la salvezza con diverse settomane di anticipo. La società della famiglia Di Meo è in vacanza dopo il grande raguardo ottenuto. Il direttore sportivo Giovanni Panice stila il bilancio di una stagione abbastanza soddisfacente:”A mio avviso quest’ anno ci siamo comportati bene. Al primo anno di Eccellenza siamo riusciti sempre a tenerci alla larga dalle zone insidiose. All’ inizio indubbiamente la squadra era stata composta con troppa leggerezza. Era stata concessa fiducia ad elementi non adatti alla categoria. Poco dopo abbiamo rimediato con l’ acquisto di elementi di categoria introdotti nei ruoli dove avevamo dei buchi. E’ passato più di un mese, ma in me rimane un po’ di rammarico, poiché potevamo giocarcela per i play-off. Non ci siamo riusciti, poiché in casa non abbiamo realizzato le grandi prestazioni offerte in trasferta. In più voglio citare l’ allenatore Migliozzi che, nonostante non avesse alcuna esperienza in questa categoria, si è dimostrato all’ altezza. Con lui c’è stato un disguido che si poteva ripianare ma non è successo”. Messo da parte il passato, è ovvio ora iniziare a delineare la strada maestra da seguire in futuro. Proprio su questo argomento sono forti le dichiarazioni del ds alvignanese:”Ultimamente vedo il patron Di Meo molto abbattuto. Porta avanti questa esperienza in quasi completa solitudine, se non fosse per l’ aiuto dell’ amministrazione comunale e di pochi amici. Sostenere le spese da solo per un club che negli ultimi 6 anni ha realizzato 5 campionati di Promozione da vertice ed uno da Eccellenza non è uno scherzo. Spero nell’ arrivo di altri soci, altrimenti nei prossimi anni il Real Volturno sarà improntato su una squadra di giovani e pochi esperti”. Infine non può mancare una battuta sulla sua riconferma:”Con il patron Di Meo, dopo quasi sei anni, c’è un rapporto di amicizia che va al di fuori del campo sportivo. Abbiamo quella confidenza per la quale basta una parola, uno sguardo, per mantenere saldo questo importante legame. Mi auguro dell’ arrivo di nuovi soci affinchè la favola di una cittadina ridente come Alvignano possa resistere a lungo nel calcio che conta”.