Quella di ieri è stata una giornata che difficilmente dimenticheremo. Si è passati dall’entusiasmo mattutino con le dichiarazioni del presidente Lombardi intenzionato a costruire una squadra vincente nonostante la mancanza delle strutture e del campo sintetico, la presentazione (ufficiosa) del nuovo allenatore Zavettieri, alla disperazione più totale in tarda serata dopo le clamorose e inattese dimissioni di tutto lo staff dirigenziale. Il post dell’ex Sindaco di Caserta Pio Del Gaudio evidentemente ha colpito in maniera irreparabile (se vuole andare via, vada via i casertani sapranno trovare altro, ha scritto sul suo profilo facebook) ed inevitabilmente è arrivata la reazione della dirigenza rossoblù. Ad oggi la Casertana è in vendita, ma solo sulla carta perchè siamo convinti (più che altro speranzosi) che possa esserci un dietrofront, quel passo indietro che i tifosi fin da subito hanno auspicato. Tornare indietro di 23 anni quando la Casertana di Cuccaro fallì indebitata fino al collo, è una scena che non vogliamo neppure immaginare. Ed è impensabile che nel giro di dieci ore si sia passati dall’euforia mattutina, al dramma serale. Ma a Caserta capita questo e altro e allora bisogna solo manifestare la propria solidarietà al presidente Lombardi e a tutti i soci. Stringersi intorno alla Casertana, a un simbolo (uno dei pochi rimasti oltre alla Reggia) di una città che se perdesse anche il calcio professionistico farebbe un salto indietro probabilmente definitivo. Caserta aveva trovato uno staff dirigenziale capace di restituire dignità a tutti e per non perderlo, per farlo tornare sui propri passi deve dimostrarlo.La bacheca del presidente Lombardi è stata letteralmente invasa da centinaia di messaggi di solidarietà con la speranza che possano far tornare sui propri passi un patron che ha avuto sin dopo la fine del derby con la Salernitana le idee chiare. Costruire una Casertana ancora più forte per puntare alla B. Guai a lasciarselo sfuggire. La Casertana sta riscrivendo la propria storia, ognuno deve fare la propria parte. Vietato arrendersi!