Una gara che vale una stagione. Si presenta così Sessana-Vibonese, match di ritorno del primo turno dei play-off nazionali di Eccellenza che deciderà chi affronterà la vincente di Metapontino-Calcio Dauna nell’ultima gara prima dell’approdo in D. Prima del fischio d’inizio delle 16 al “Conte” di Mondragone, andiamo ad analizzare e guardare le statistiche delle due squadre che hanno in comune il blu sulle loro maglie, con il giallo che accompagna la divisa aurunca, mentre c’è il rosso sulle divise calabresi.
Campionato. Entrambe le squadre si sono classificate al secondo posto nel rispettivo girone, ma c’è una fondamentale differenza di punti e di cammino. La Sessana ha combattuto fino alla penultima giornata per la vittoria del campionato arrivando a soli 4 punti dalla Turris, rimanendo per un mese in testa solitaria al proprio girone. La Vibonese è stata costretta ad abbandonare presto la corsa alla promozione diretta, a causa del ruolino di marcia impressionante della Palmese del casertano Raffaele Corsale che ha vinto con largo anticipo il girone calabrese con 21 punti sui rossoblù, accedendo in maniera diretta alla D. In campionato la Sessana ha vinto più gare 21 contro le 19 dei rossoblù, pareggiando in ben 5 circostanze contro le 7 dei calabresi, ma le due squadre hanno subito lo stesso numero di sconfitte, 4 divise in una sconfitta interna e tre esterne. Leggendo questi numeri è abbastanza chiaro che la Sessana ha ottenuto più punti 68 contro i 64 della Vibonese. Il fattore casa è stato fondamentale nella corsa alle prime posizioni per i gialloblù che hanno ottenuto ben 36 dei 45 a disposizione nelle gare interne, con 32 conquistati in trasferta; anche la Vibonese ha sfruttato il fattore casa con 34 punti al “Razza” e 30 guadagnati fuori casa. Sia la Sessana che la Vibonese hanno saltato il primo turno di spareggio contro la quinta in classifica, arrivando direttamente alla sfida finale contro la Virtus Volla, eliminata per l’1-0 firmato Palumbo, e contro l’Isola Capo Rizzuto, 4-1 dei rossoblù ai supplementari dopo l’1-1 nei tempi regolamentari.
Numeri a confronto. La Vibonese primeggia in una statistica, quella dei goal realizzati con ben 50 goal, rispetto ai gialloblù che ne hanno segnati sette di meno fermandosi a quota 43. Meno goal fatti, ma anche meno goal subiti: la Sessana si conferma una delle miglior difese anche a livello nazionale con 17 reti al passivo contro le 22 dei calabresi. La differenza reti premia i rossoblù (+28) che hanno due reti di vantaggio sugli aurunci che primeggiano nei goal subiti in casa, solamente 5 con 20 reti realizzate tra il “Conte” di Mondragone e il “Comunale” di Vitulazio. Discorso diverso per la Vibonese che lontana dal “Luigi Razza” ha segnato 19 reti subendone 13, mantenendo però un attacco più prolifico in casa 31 goal fatti, ma anche una peggior difesa con 9 reti subite. La Sessana in trasferta ha realizzato più goal che in casa (23) subendone di più, 12.
Attacchi stellari. Le due formazioni, nonostante negli altri reparti possano contare su calciatori d’alto rango come Camorani, Ciontoli, Bosco per i gialloblù e Ruscio, capitan Cosenza, Berniti per i calabresi, e consegnano buona parte delle proprie speranze al reparto offensivo guidato dal trio Palumbo-Fava Passaro-Rosi per la Sessana e Garat-Allegretti-Senè per la Vibonese. Stesso numero di goal per il duo Palumbo-Allegretti che hanno chiuso il rispettivo campionato con 12 reti con 1 rete a testa nel rispettivo play-off. Dietro i capocannonieri di squadra, ci sono i due bomber d’esperienza: il capitano Dino Fava Passaro ha chiuso la regular season con 10 goal mentre il classe ’81 Senè ne ha fatti altrettanti timbrando il cartellino anche nel play-off con il Capo Rizzuto chiudendo a quota 11. Il terzo miglior marcatore stagionale che chiude l’attacco gialloblù è Peppe Rosi con 7 reti, l’argentino Garat arrivato nel mese di dicembre in terra calabra ha realizzato 5 goal con la sua nuova maglia. Ma il terzo miglior marcatore dei rossoblù è il capitano Cosimo Cosenza con 9 reti (una nella finale play-off), per la sfida di domenica saranno a confronto attacchi stellari.
Formazioni ed assenze. Lo schema tattico che ha contraddistinto i gialloblù per tutto l’anno è stato il 4-3-3 delle meraviglie, anche se domenica mister Ricciardi ha sorpreso tutti schierando i gialloblù con il 4-4-2 con Rosi esterno di sinistra e il duo Fava-Palumbo in avanti, cambiando nel corso della gara schieramento ed uomini. Di sicuro domenica mancherà nei gialloblù l’infortunato da lungo tempo Marcello Fava, il classe ’95 rientrerà solamente nella prossima stagione. La Vibonese del tecnico Di Maria gioca con un classico 4-4-2 che spesso diventa 4-2-4 per la predisposizione offensiva dei suoi uomini, ma c’è molta incertezza sulla formazione che scenderà in campo domenica sia a causa delle sicure assenze per squalifica di Ruscio e Senè, espulsi nella gara d’andata di domenica, e dell’infortunato Da Dalt, ma sono da verificare le condizioni del numero dieci Garat che ha abbandonato il terreno di gioco anzitempo per un infortunio alle costole. Possiamo ipotizzare lo stesso schieramento tattico con Allegretti sicuro riferimento offensivo con il probabile inserimento del giovane Tamburro o dell’avanzamento dell’esterno Puntoriere, in caso di forfait di Garat, o di una squadra più coperta con il solo numero nove in avanti.
Allenatori. L’esperienza contro la gioventù calcistica: può essere vista così la sfida tra i due tecnici. La Vibonese ha in panchina l’allenatore classe ’65 Gaetano Di Maria, siciliano di nascita con un passato da allenatore della primavera del Messina, conosciuto nel mondo calcistico per aver portato in Lega Pro l’Hintereggio ed aver condotto in passato in Serie D le calde piazze di Giarre, Adrano, Acr Messina, Città di Messina e Nissa, una vita calcistica a fare la spola tra il porto di Messina e quello di Villa San Giovanni per insegnare calcio, sfruttando soprattutto i giovani. Discorso diverso per Riccardo Ricciardi che è alla prima esperienza su una panchina di Eccellenza e si sta giocando l’accesso alla Serie D dopo le esperienze in Promozione con il Vitulazio e nella sua Cellole. Due allenatori con carriere opposte, c’è chi ha fatto già calcio a grandi livelli e chi si sta affacciando con grande umiltà e lavoro a nuove entusiasmanti avventure.
Strutture. Vibonese batte Sessana 3-0. Senza nulla togliere al “Conte” di Mondragone e al “Comunale” di Vitulazio che hanno sempre gentilmente ospitato, grazie anche ad un grande lavoro di sinergia tra le amministrazioni e la società, la squadra gialloblù in questa stagione, la Sessana e Sessa Aurunca necessitano di un terreno di gioco. E’ di poche ore fa la notizia che sembra che finalmente sia stata sbloccata la situazione del nuovo impianto di gioco in Via Raccomandata atteso da più di venti anni dalla città aurunca. Lo storico “Cappuccini” non è a norma per incontri ufficiali di questo genere e la società, ed i propri affezionati tifosi, hanno dovuto emigrare nel comune domitio. Al contrario, la Vibonese gioca le sue gare interne nello splendido “Luigi Razza” con un manto erboso al limite della perfezione ed una struttura certamente non d’Eccellenza, ma di categorie superiori. Il “Razza” ha ospitato ed ospiterà, comunque vada questa gara secondo fonti calabresi, gare di Serie D ed in passato di Lega Pro, categoria a cui aspira senza nascondersi il presidente Caffo.
Recente passato. Ultime stagioni in ascesa per la Sessana che ripartiva nel lontano-recente 2010 dalla Seconda Categoria ed ora si trova a 270′ dalla Serie D, un traguardo che manca da oltre trent’anni nella città aurunca, nella città non si fa altro che parlare della gara di domenica, l’ennesima dimostrazione dell’amore viscerale che hanno i tifosi per la maglia gialloblù. Se la Sessana arriva da un triplo salto, la Vibonese nelle ultime due stagioni ha effettuato un doppio salto all’indietro retrocedendo prima dalla Lega Pro e poi dalla Serie D, dalla stagione 1998-1999 la squadra rossoblù alterna campionati di Lega Pro e Serie D.
Ora sì che siamo anche noi pronti alla gara di domenica, dobbiamo solo sederci in tribuna o aspettare la cronaca per capire chi continuerà a sognare la Serie D, o la Vibonese o la Sessana che sta portando in alto il nome di Sessa Aurunca, della provincia di Caserta e della regione Campania.