Casertana. Le pagelle della stagione, i centrocampisti: Mancosu l’eroe, rammarico Cruciani, ecco il migliore ed il peggiore



L'esultanza di Mancosu a Salerno
L’esultanza di Mancosu a Salerno

La stagione della Casertana è finita da quasi 10 giorni ed è il tempo di dare un po’ di giudizi su quello che i giocatori rossoblù hanno fatto vedere sul rettangolo verde durante 38 partite che potevano valere il sogno play off. Un desiderio, quello legato alla post season, svanito solo all’ultima giornata, a dimostrazione della buona annata fatta dai Falchetti. Iniziamo dal valutare le prestazioni dei centrocampisti:

Davide CARRUS5 : in estate era stato presentato, a ragion veduta, come colui che sarebbe dovuto essere il cervello della Casertana. La stagione del classe ’79, però, non è stata esaltante, anzi. Collezionate 23 presenze su 38, zero gol e parecchie gare al di sotto della sufficienza. Una delusione. Leggermente meglio all’inizio della gestione Gregucci, poi soffre l’esplosione di Rajcic.



Angelo CHIAVAZZO6 : per lui solo sei mesi prima del trasferimento all’Ischia, in prestito. Con Gregucci ha giocato molto, a volte anche da terzino sinistro (con Tito in tribuna) e, ad onor del vero, non ha mai fatto grosse figuracce. Arrivato Campilongo viene messo da parte, la sua partenza è una normale conseguenza.

Michel CRUCIANI6 : il suo voto sarebbe potuto essere molto più alto ma tra problemi personali, infortunio e squalifica è riuscito a mettere assieme solo 901 minuti giocati. Le sue qualità sono importanti e la migliore Casertana s’è vista quando è stato messo davanti alla difesa. La sua poca continuità in termini di presenze è il grande rammarico della stagione rossoblù.

Vincenzo DE LIGUORI 5,5 : solo 120 minuti giocati dall’acquisto dell’ultim’ora della finestra di gennaio (anche se è arrivato a febbraio, da svincolato). Le sue qualità non si discutono, la dinamicità sì. Bene con il Benevento, male con il Melfi.

Simone DE MARCO 6 : è il più giovane del reparto ma per impegno, dedizione e professionalità sembra un veterano. Mai una parola fuori posto e sempre a servizio della squadra. Viene impiegato in ogni zona della mediana e, tra alti e bassi, riesce complessivamente a cavarsela. La pecca? Lo zero nella casella dei gol.

Nicola MANCINO6,5 : luci ed ombre. Male con Gregucci, complice un infortunio. Benissimo all’inizio con Campilongo, poi le panchine di gennaio ed infine rieccolo nel ruolo di leader offensivo della squadra. Sei le reti in totale, un buon numero per un esterno.

Marco MANCOSU 7 : mezzo voto in più rispetto a Mancino per un motivo ben preciso. No, non per i due gol alla Salernitana (che lo fisseranno per sempre nella storia rossoblù) ma per la sua duttilità e disponibilità. Campilongo lo reinventa come centrocampista di inserimento, poi lo piazza dietro le punte e l’ex Benevento torna come nuovo. Anche per lui 6 reti, quella del 6 gennaio e del 9 maggio le più pesanti, le più incredibili (per un motivo o per un altro).

Francesco MARANO  – 7 : è l’unico vero interditore della rosa. Lo si può criticare quando si tratta di impostare o di far ragionare la squadra (l’ha detto anche Campilongo dopo la gara interna con il Catanzaro) ma ogni volta che è mancato lui, è venuta meno la dinamicità della mediana rossoblù. Come lo scorso anno, due gol in rapida successione: quello di Lamezia a dir poco importante.

Ivan RAJCIC7,5 : la scommessa vinta da Giovanni Lombardi e Nicola Pannone. Arrivato in punta di piedi, termina la stagione come il leader indiscusso di questa squadra. In campo, ma anche in allenamento, non vuole mai perdere ed è un fattore importante nella crescita mentale della Casertana. Un solo gol, ma tanta sostanza e qualità. Unica macchia l’espulsione di Salerno, che gli costerà tre turni di squalifica da scontare nel prossimo campionato.


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