La Sessana è tornata da Vibo Valentia addirittura con un pizzico di amaro in bocca per lo 0-0 finale. L’undici di Ricciardi era consapevole di dover affrontare un avversario esperto e ben messo in campo da mister Di Maria. Ma per come si è svolto l’incontro e la doppia superiorità numerica, al triplice fischio si è avuta la consapevolezza di aver dovuto e potuto fare qualcosa in più. Lo ha ammesso lo stesso Ricciardi nel post partita sottolineando però allo stesso modo la forza dei calabresi. Il presidente Vrola, dal canto suo, elogiando la prova dei suoi, ha lasciato intendere che prima di scendere in campo si sarebbe anche potuto accontentare di un pari. “Noi giochiamo sempre per vincere – ha detto – ma dipende sempre da chi hai difronte”. Insomma tutto rinviato alla prossima domenica quando si deciderà chi accederà alla finalissima contro la vincente del Molise-Basilicata. Riavvolgendo il nastro della sfida, tornano in mente le espulsioni a Senè e Ruscio che hanno agevolato e non poco la vita ai casertani. Le grandi opportunità non sfruttate da Lepore (due tiri dalla distanza), Siciliano e Palumbo. Ciontoli è stato davvero poco impegnato. Solo nel primo tempo l’ex Marcianise ha dovuto esibirsi in un paio interventi (per la verità neppure troppo difficili). Discorso qualificazione ancora aperto e il calore del tifo aurunco (a proposito davvero encomiabili i 200 presenti al ‘Razza’) potrà essere quel valore aggiunto che spingerà la Sessana in finale.