Campilongo si butta alle spalle il Foggia: “Catanzaro è l’ultimo appello. Ieri sono stato ai funerali di Cavallo…”



Mister Campilongo (Foto Giuseppe Scialla)
Mister Campilongo (Foto Giuseppe Scialla)

La Casertana continua a lavorare in vista dell’impegno casalingo di domenica contro il Catanzaro.

Mister Campilongo ha potuto testare, nella seduta odierna, tutta la rosa. A pieno regime anche Davide Carrus, dopo tante settimane di stop.



Proprio a margine dell’allenamento l’ex tecnico dell’Ischia ha parlato della ‘sua’ Casertana e del momento che sta vivendo la squadra: “La prestazione di Foggia e la reazione dopo la partita di Melfi è la dimostrazione che la squadra non vuole mollare. Domenica ci sarà la partita che dovremo vincere a tutti i costi per tornare nella corsa ai play off”.

Tre impegni in sette giorni: “La squadra sta fisicamente bene, sono usciti dallo ‘Zaccheria’ in crescendo. Dopo Melfi è stata una grande reazione. Ci sono state tante occasione ma ora andiamo avanti. L’obiettivo è solo battere il Catanzaro, poi dopo penseremo al resto”.

La vittoria dell’andata, ne serve una anche al ritorno: “Il Catanzaro dell’andata era in piena corsa per i play off ed era una partita dove loro si giocavano tutto. Oggi sono una squadra diversa, quindi sarà una gara diversa. In quella partita provammo Cruciani davanti alla difesa e il rammarico più grande di questa stagione è non aver avuto Michel nel momento più importante della stagione”.

Il pubblico sarà al fianco della Casertana: “Sono sicuro che ci sarà tanta gente allo stadio e ci saranno affianco come hanno sempre fatto. È l’ultimo appello per i play off e vincendo possiamo dire ancora la nostra”.

Recuperi di formazione importanti: “Rajcic sarà a pieno regime. Siamo ad inizio settimana e quindi è presto per parlarne. Ci potrebbero essere delle alternanze”.

Ieri il funerale dello storico tifoso rossoblù Mario Cavallo a cui ha preso parte lo stesso allenatore: “Sono stato ai suoi funerali, è stato molto bello. C’erano tanti tifosi e ieri c’è stata una dimostrazione di gente legata tra di loro da ideali che magari non tutti comprendono ma è stato emozionante. È il bello del calcio”.


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