La sua carta d’identità riporta 1976 alla voce anno di nascita. Il suo curriculum calcistico riporta ben 23 anni di attività agonistica nel mondo del calcio. Nella stagione in corso ha disputato 27 partite su 28 da titolare collezionando 7 reti in campionato, molte delle quali decisive come l’ultima che è valsa i tre punti in casa della Puteolana 1909. Tanti numeri nella storia calcistica di Giuseppe Rosi, da tutti conosciuto nei palcoscenici calcistici della Campania come ‘Peppe’. Ma la passione e l’entusiasmo del numero 10 della Sessana verso il gioco del calcio, non sono misurabili. A 180’ minuti dalla fine del campionato i gialloblù sono ancora in corsa per la vittoria in Eccellenza, ma puntano soprattutto a mantenere inalterato il vantaggio dalle due inseguitrici, Virtus Volla ed Herculaneum, dirette rivali nelle ultime due gare, a caccia di punti pesanti che costringerebbero la compagine aurunca ai playoff del girone.
Finale al cardiopalma. Arrivare così attaccati alla capolista a due turni dalla fine dà ancora speranze di primato agli aurunci, nonostante sulla carta la Turris abbia due partite con squadre senza più obiettivi. Peppe Rosi esordisce partendo proprio dal finale di campionato: “Sarà un finale al cardiopalma, un finale straordinario e bellissimo. Riprendere la Turris mi sembra molto difficile ma noi faremo del nostro meglio, cominciando a battere la Vollese; ma sappiamo che sarà molto difficile in quanto è una squadra che è stata allestita per vincere e quindi di ottima fattura, inoltre per loro sarà l’ultima occasione per centrare i play off. Purtroppo l’esperienza mi dice che al 90 per cento una grande squadra difficilmente perde punti in queste partite e poiché loro lo sono penso che sarà difficile, ma noi abbiamo l’obbligo di fare 6 punti e poi vedremo. Naturalmente vincendo domenica ci assicureremo il passaggio diretto ai playoff nazionali che non è poco”.
Una stagione sempre in trasferta. Nel giorno della sua presentazione Rosi dichiarò che era arrivato a Sessa Aurunca per lottare per i vertici della classifica, quindi la promessa è stata ampiamente rispettata vista la grande stagione dei gialloblù: “Sono davvero felice per come è andata la stagione, sia per la squadra che per me. Pensare che ho iniziato a fare campionati nel 1992 … quindi sono ‘solo’ 23 anni di carriera e ad oggi insieme a Dino e Mimmo (Fava e Camorani, ndr) sono quello con più presenze (27), avendone saltata solo una per squalifica; ma la grande soddisfazione è l’ottimo rendimento che ho avuto e che devo assolutamente mantenere per portare insieme alla squadra questa società e questa città in serie D. Lo meritiamo in quanto abbiamo davvero fatto tanti sacrifici: non è facile allenarsi senza avere una ‘casa’, abbiamo cambiato tante struttura in paesi diversi giocando in campionato su un campo che non abbiamo mai calpestato durante la settimana, allenandoci altrove. Praticamente abbiamo sempre giocato in trasferta. Tanti complimenti alla professionalità degli atleti, dello staff, del magazziniere e del massaggiatore; sfido chiunque a fare altrettanto, non è stato facile. In questi giorni ci siamo allenati al ‘Cappuccini’ di Sessa ed è stata la prima volta che ci siamo sentiti a casa”.
Una Sessana Eccellente. Insieme a Dino Fava e Camorani è il giocatore più rappresentativo degli aurunci che hanno sorpreso un po’ tutti gli addetti ai lavori e non, i quali di certo non pronosticavano un campionato del genere. Peppe Rosi ha creduto da subito in questo progetto: “Avere Fava e Camorani in squadra non è cosa che capita tutti i giorni… è stato ed è un onore giocare al loro fianco. Quello che mi ha più stupito è la loro umiltà e professionalità ed è grazie a questo che siamo riusciti a trasmettere cose molto positive al gruppo. Un gruppo che può vantare giovani di alta qualità, i migliori della categoria; il merito dei nostri successi è anche loro”.
Un gruppo voluto e plasmato da mister Ricciardi, che con Rosi aveva già condiviso due anni al Vitulazio in Promozione: “Mister Ricciardi è una grande persona oltre che un ottimo tecnico; con lui ho un rapporto di stima, rispetto e fiducia. Il merito di questa annata è prima di tutto suo; questa squadra è praticamente plasmata a immagine e somiglianza del nostro tecnico, incarna alla perfezione la sua identità. Questo gruppo senza Ricciardi non sarebbe lo stesso”. Il merito va soprattutto alla società che ha scelto prima il mister e poi tutti i calciatori e il pensiero dell’attaccante gialloblù non può che toccare anche la dirigenza aurunca: “ Una società giovane che solo quest’anno si è affacciata per la prima volta alla finestra di un campionato davvero importante; una società che ha avuto la bravura di gestire tanti disagi dovuti soprattutto alla situazione logistica e che è riuscita, nonostante tutto, a non farci mancare nulla. Un plauso pure a loro. Ma il mio ringraziamento più grande va ai tifosi sessani, Sessa Aurunca merita uno stadio perché sento che questa gente ha fame di calcio, con uno stadio in città sono convinto che staremmo già festeggiando la vittoria. Credetemi non è stato facile e questa gente non avuto la possibilità di viverci come desiderano e come desideravamo noi naturalmente. A questa stupenda città va il mio abbraccio e la mia stima completa”.
Passato, presente e futuro nel segno del gol. Rispetto al passato non ha realizzato tantissimi gol, ma le sue prestazioni sono state molto spesso determinanti per l’esito delle partite. A quasi 39 anni Peppe Rosi non sembra avere la minima intenzione di appendere le scarpette al chiodo: “Quest’anno i miei gol sono stati poco, ma sono soddisfatto dell’annata sotto molti altri aspetti. In tutti i gol nostri ho sempre toccato palla; nel nostro tridente il mio compito, per come siamo strutturati dal punto di vista di caratteristiche, mi porta sempre ad uscire fuori dalla marcatura e mettermi al servizio di Dino e Gianmario (Fava Passaro e Palumbo, ndr) e dei centrocampisti ed esterni che a turno si buttano negli spazi ed è una cosa che faccio con immenso piacere. Tra tutti il gol che mi ha regalato più emozioni è stato senz’altro quello alla Turris nella gara d’andata, ma la gioia più grande per me è correre per i miei compagni”.
Una carriera passata soprattutto tra Serie C, Serie D ed Eccellenza tranne le ultime due stagioni in Promozione a Vitulazio: “ Ho giocato solo due anni in promozione perché avevo deciso di tirare i remi in barca per motivi lavorativi scendendo di categoria. A Vitulazio ho trovato una vera famiglia, mi sono subito sentito davvero a casa; poi mister Ricciardi mi ha convinto a ritornare in Eccellenza e come si dice, l’appetito vien mangiando e voglio concludere questo campionato festeggiando l’accesso in D. Poi sarò già pronto poi per un’altra ‘scommessa’ perché ogni annata, ogni gol, ha il suo fascino; la prossima partita sarà la più bella, il prossimo gol sarà il più bello. Sento l’entusiasmo di un bambino, viva lo sport, viva il calcio. Voglio giocare – conclude il numero 10 gialloblù – fino a quando non avrò più questo entusiasmo e non solo, mi è ritornato l’appetito, voglio giocare da protagonista. Mi presentai a Sessa dicendo che non ho mai lottato per retrocedere e che i campionati anonimi non mi piacciono, quindi voglio giocare per vincere. Ho mantenuto la promessa ma ora tocca aggiungere la ciliegina…bisogna vincere!”