Il presidente della Casertana Giovanni Lombardi, affatto contento dell’andamento della squadra, ha rilasciato al collega Riccardo Marocco un’intervista piuttosto ‘pepata’ in cui pone l’accento sulla gestione tecnica. Dichiarazioni che fanno tornare alla mente quelle dell’era Gregucci di sei mesi fa. Ecco un estratto dell’articolo in edicola questa mattina: «E’ momento poco felice sotto il profilo del gioco da parte della squadra. Situazione che si protrae già dalla gara casalinga contro la Lupa Roma dove anche lì non fummo brillantissimi da questo punto di vista. Il problema, a mio modo di vedere è che, purtroppo, il tecnico continua ad affidarsi a questo modulo 4-3-3 quando, però, esterni offensivi non gli garantiscono adeguata intensità. Nel senso, cioè, che non creano la superiorità numerica in attacco ma neanche adeguata copertura a centrocampo con il pressing alto con la conseguenza che la squadra stessa va in difficoltà nella fase di non possesso. Insomma, la sostanza delle cose risiede nel fatto che il nostro allenatore non ha capito che in questo momento c’è bisogno di cambiare qualcosa proprio perché non c’è sufficiente intensità in termini di risposta da parte della squadra alle sue indicazioni. Anche sulla scelta dell’assetto difensivo, la gestione dell’allenatore mi ha lasciato un po’ perplesso giacché non ha confermato quello che, invece, è stato capace di imbrigliare un attacco fortissimo come quello del Benevento. Gli allenatori sono fatti così. Fatto sta che, almeno in questa fase della stagione, l’operato dell’allenatore mi ha un po’ deluso, anche se spero che riesca a ovviare a questa situazione, anche perché Campilongo è un tecnico di esperienza». Casertana che, lo ripetiamo, resta in piena corsa per i play off. «La situazione di classifica dice questo – conclude Lombardi – ma c’è bisogno che la squadra migliori».