Pasquale Riccio, il valore aggiunto del Mondragone: “Questa piazza merita ben altre categorie”



Pasquale Riccio
Pasquale Riccio, centrocampista del Mondragone

Dietro la straordinaria stagione dell’Us Mondragone, sorpresa del Girone A di Prima Categoria, c’è la mano di un allenatore come Nicola Coppola, che si sta affermando con risultati e bel gioco, alla guida di un gruppo di giovanissimi calciatori molto ben amalgamati con qualche calciatore più ‘esperto’ che sta portando per mano i compagni di squadra. Il leader carismatico del Mondragone è sicuramente Pasquale Riccio, centrocampista classe ’85 con tantissima esperienza alle spalle in categorie superiori: Puteolana in Serie D, Casertana, Vico Equense, Castel di Sangro, Parete e Casapesenna in Eccellenza e l’altra annata da protagonista vissuta nella città domiziana in Promozione con la San Pio Mondragone che arrivò ad un passo dall’Eccellenza, perdendo in casa la finalissima playoff contro il Baratta Battipaglia. Questo l’identikit di un calciatore che merita sicuramente altre categorie, ma ha sposato la causa Mondragone con grande entusiasmo.

Ritorno al passato. Dopo le stagioni in maglia San Pio è tornato a calcare l’erba del ‘Conte’ di Mondragone alla chiamata del mister Coppola: “Ho scelto di giocare in Prima Categoria solo per il Mondragone, questa piazza è davvero speciale per me e non avrei mai potuto rifiutare. Un pubblico come il nostro se lo sognano molte società di Eccellenza, sono davvero incredibili; sempre al seguito in casa e in trasferta, in campo non ti senti mai solo con dei tifosi così. Per me è un ritorno in una città che amo, che mi ha dato tanto e spero di ripagare a suon di prestazioni e di gol”.



Progetto giovani. Dopo qualche anno senza calcio a Mondragone sembra esser cominciato un nuovo ciclo, caratterizzato senza dubbio dalla linea verde in campo. Età media della squadra bassissima e tanti giovani che si stanno mettendo in mostra nella squadra di mister Coppola: “Il lavoro della società è davvero da elogiare, hanno creduto dal primo momento nella squadra e nel mister nonostante lo scetticismo che aleggiava intorno a noi. Per molti a stento saremmo riusciti a salvarci, invece siamo andati ben oltre e vogliamo continuare su questa scia positiva. La società – continua il centrocampista originario di Pozzuoli – ha un bel progetto, si lavora bene e prevedo davvero un futuro roseo se continuiamo tutti a seguire questa linea. Abbiamo tanti ragazzi interessanti, cinque di loro sono stati già convocati in Rappresentativa e ne siamo tutti orgogliosi. Quando sono arrivato qua, il mister mi ha chiesto di fare da chioccia ai più giovani e ho accettato più che volentieri. Cerco di aiutare i ragazzi in campo e fuori dal campo, bisogna prenderli per mano e guidarli per tirare fuori da loro il meglio e ci stiamo riuscendo tutti assieme”.

Esultanza di Riccio dopo una rete
Esultanza di Riccio dopo una rete

Centrocampista goleador. Riccio nasce come centrocampista centrale ed ha sempre avuto nelle sue caratteristiche il vizio del gol; quest’anno Nicola Coppola gli ha chiesto di avanzare un po’ il suo raggio d’azione, schierandolo molto spesso come trequartista alle spalle di Bergantino e i risultati sono stati eccellenti. Dodici reti in stagione lo ergono ad essere il capocannoniere principe dei domiziani, con una rete in più proprio del compagno di reparto Bergantino, con il quale forma una coppia perfetta, visto che i due si completano a vicenda. Dalle sue giocate dipendono spesso le sorti della squadra; nello scorso turno una sua doppietta ha permesso al Mondragone di espugnare il campo dello Sporting Lusciano e le due reti hanno una dedica davvero speciale: “Le due reti di sabato non posso che dedicarle alla signora Giuseppina, madre del mio datore di lavoro, Vincenzo, che è venuta a mancare. Non sono potuto andare al suo funerale perché avevo una partita importante, quindi voglio omaggiare il suo ricordo con le due reti”.

Rapporto con mister Coppola. Partiti come mina vagante del girone, i domiziani si trovano ora in piena zona playoff, occupando la quarta piazza con la possibilità di puntare al podio nello scontro del prossimo turno contro il Quartograd, terza forza del torneo. Il lavoro del tecnico Coppola è sotto gli occhi di tutti: “Il vero segreto di questa squadra è Nicola Coppola. È il valore aggiunto, un tecnico che merita ben altre categorie. Ho giocato in categorie superiori ma difficilmente ho visto allenatori così preparati e capaci di leggere la partita come il nostro attuale mister. Ha davvero tutte le qualità che servono per allenare, sia dal punto di vista umano-caratteriale che dal punto di vista tecnico-tattico: prepara alla grande le partite, vuole dettare legge in campo, quindi scendiamo nel rettangolo di gioco sempre per vincere e far prevalere il nostro calcio; ma, soprattutto, ha una qualità fondamentale per un tecnico, sa variare modulo a seconda delle situazioni e a partita in corso, senza rimanere ancorato ad un solo dettame di gioco. Nei casi di necessità, ha rivoltato le partite con un paio di cambi e un modulo differente; questo è un valore aggiunto per una squadra. Se sono in questa squadra molto dipende dalla sua presenza come allenatore, è una garanzia”.

Prospettive future. Le ottime prestazioni della squadra non escludono anche un salto di categoria a questo punto, per una piazza come Mondragone che merita ben altri palcoscenici: “Ora il nostro compito è quello di finire il campionato in maniera positiva, partita per partita, azione dopo azione. Sembrano cose scontate ma è così, quando hai una squadra giovane come la nostra, la cosa più difficile da ottenere è la continuità. Inutile dire che ce la metteremo tutta e proveremo ad ottenere il massimo, poi si vedrà. Futuro a Mondragone? A me piacerebbe molto continuare l’avventura con questa maglia, magari in una categoria superiore, ma conto di rimanere in questa città. Parliamoci chiaro: questa piazza è sprecata per la Prima Categoria e può ambire a ben altri campionati. Alla fine credo che tra questa categoria e la Promozione non ci siano differenze abissali, le uniche differenze le riscontro nell’organizzazione, a partire dall’arbitraggio. Dalla Promozione c’è una terna arbitrale invece che un solo arbitro, e credo che questa sia una cosa fondamentale che dovrebbe esserci almeno anche in Prima Categoria; le società investono e meritano un servizio migliore. Comunque – conclude Riccio – spero che il futuro calcistico di Mondragone sia sempre migliore, lo meritano tutti, dal presidente all’ultimo dei tifosi”.


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