Marco Supino: dai Campi Verdi Mondragone alle attenzioni di Rafa Benitez



Marco Supino con la maglia del Napoli Primavera (foto  Iam Naples.it)
Marco Supino con la maglia del Napoli Primavera (foto Iam Naples.it)

Negli ultimi anni fin troppe volte il calcio campano, e più specificamente la SSC Napoli, squadra dal maggior blasone della nostra regione, ha assistito da spettatore all’esplosione calcistica di talenti della Campania in squadre delle altre regioni italiane, se non proprio di altre nazioni. Con il suo avvento a Napoli come presidente, Aurelio De Laurentiis ha sin da subito proclamato di voler costruire una ‘cantera’ per gli ‘scugnizzi’ figli di questa terra, tanto martoriata quando ricca di giovani di talento. Non sempre la società partenopea si è dimostrata attentissima sul panorama calcistico della regione, però da qualche anno si cominciano a vedere di nuovo delle giovani promesse nel settore giovanile azzurro. Una di queste promesse è un ragazzo di Mondragone, nato nel 1996. Marco Supino è diventato ormai un titolare inamovibile della Primavera azzurra di Giampaolo Saurini, dove fa coppia fissa al centro della difesa con l’altro talento azzurro Luperto. Le sue prestazioni sono cresciute molto negli ultimi tempi, comprese le ottime apparizioni che ha offerto al Torneo di Viareggio dove il Napoli è uscito immeritatamente ai rigori contro il Verona ai quarti di finale. Nella celeberrima competizione giovanile da tutti conosciuta come ‘Coppa Carnevale’, il talentuoso difensore domiziano ha sfoderato performance superlative in difesa ed anche in attacco: solo la sfortuna gli ha impedito di timbrare il tabellino dei marcatori; in ben tre occasioni Marco è stato fermato dai legni, giungendo ad un passo dal gol. Ma per ripercorrere la sua storia proviamo a partire dalle origini.

Giuseppe Pagliuca con la maglia del Napoli
Giuseppe Pagliuca con la maglia del Napoli

Scuola Calcio Campi Verdi Mondragone, una vera fucina di talenti. Marco Supino ha mosso i suoi primi passi da calciatore nella Scuola Calcio Campi Verdi Mondragone, guidata sapientemente da oltre un quarto di secolo dalla vecchia gloria del calcio mondragonese, Fernando Del Prete, ex calciatore con un passato con le maglie di Casertana, Terracina e Aversa tra le tante squadre in cui ha giocato. La Scuola Calcio Campi Verdi è stata affiliata per molti anni alla SSC Napoli prima di diventare, da questa stagione calcistica, partner della Casertana Calcio. La società domiziana ha provato negli anni a lanciare tanti giovani nel settore giovanile partenopeo: Marco Supino approdò dalla scuola calcio di Fernando Del Prete alla corte di De Laurentiis nella stagione 2007-08. Stesso percorso hanno compiuto altri due giovani mondragonesi:



Giuseppe Pagliuca con la tuta della Casertana
Giuseppe Pagliuca con la tuta della Casertana

Giuseppe Pagliuca, attaccante classe 2000 che approdò prima al Napoli, dove è rimasto per ben quattro stagioni, per passare nello scorso mese di gennaio alla Casertana (grazie all’intervento dell’agente Domenico Trombetta), con la quale milita ora nella categoria Giovanissimi con ottimi risultati (come dimostrato dalla splendida doppietta messa a segno nella gara disputata qualche settimana fa contro i pari età del Frosinone); Simone Del Prete, centrocampista anch’egli classe 2000 che ora milita, come Pagliuca, nei Giovanissimi della Casertana Calcio.

La Nazionale Under 17 e l’esordio in Youth League. Già nel 2012 il giovane Marco Supino attira su di sé le attenzioni di Daniele Zoratto, tecnico della nazionale italiana under 17 che pesca dal vivaio azzurro, convocando sia lui che il portiere Nikita Baranovsky Contini per il Torneo dei Gironi Allievi anno 1996. Successivamente le ottime prove nelle giovanili azzurre, catapultano il giovane difensore direttamente nella Primavera di Saurini, dove pian piano riesce ad affermarsi in campo convincendo il tecnico degli azzurrini a farlo esordire in Youth League (la Champions League dei giovani) l’11 dicembre 2013. Esordio sfortunato per Marco che per un infortunio alla spalla fu costretto a lasciare il campo dopo soli 7’ minuti di gioco, nello storico match in cui gli azzurrini eliminarono i pari età dell’Arsenal, grazie alle reti di Rubino e Tutino. I postumi dell’infortunio lo hanno poi tenuto lontano anche dalle gare del Campionato Primavera, fino al match dell’ultima giornata contro l’Avellino, disputatosi il 4 maggio 2014, quando il giovane casertano è partito titolare al centro della difesa e ha sbloccato il risultato, realizzando il primo dei 4 gol con cui il Napoli si sbarazzò degli Irpini.

La Primavera del Napoli (foto SSC Napoli Primavera Fanpage)
La Primavera del Napoli (foto SSC Napoli Primavera Fanpage)

Le attenzioni di Rafa Benitez. Dopo l’ottimo epilogo del Campionato Primavera 2013/14 con il gol all’Avellino, degli infortuni muscolari (legati alla fase di sviluppo del ragazzo) lo hanno tenuto fuori nelle prime partite dell’attuale campionato Primavera. Dalla settima giornata in poi è ritornato in pianta stabile al centro della difesa azzurrina, formando con Luperto una cerniera arretrata formidabile che ha rilanciato il Napoli nelle zone di centro-alta classifica. Lo scorso 22 novembre 2014 è arrivato anche il secondo gol in 16 presenze complessive con la maglia azzurra, nel match vinto dai ragazzi di Saurini contro il Frosinone per 4-0. Le ottime prestazioni gli sono valse le attenzioni della prima squadra ed in particolare del tecnico spagnolo Rafa Benitez, che  ha cominciato a convocarlo agli allenamenti a Castelvolturno con una cadenza di 2-3 volte al mese.

La conferma al Viareggio. Infine, come già accennato, le buone prove sfoderate al ‘Viareggio’ hanno confermato quanto di buono Marco aveva già fatto vedere, attirando su di sé le attenzioni di altre società italiane. L’intenzione del club partenopeo sembra essere quella di valorizzare un giovane che in poco tempo si è saputo far apprezzare anche dai calciatori della prima squadra, oltre che dal tecnico ex Liverpool. La speranza è che il difensore di ‘Terra di lavoro’ riesca ad emergere nei prossimi anni, ripercorrendo le orme di alcuni suoi ex compagni della Primavera come Tutino e Roberto Insigne, che ora si stanno ‘facendo le ossa’ nei campionati minori ed un giorno potrebbero essere dei veri ‘scugnizzi’ trapiantati nel calcio che conta.


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