Corpora Aversa chiamata al riscatto

“Troveremo una squadra che si aggrapperà ad ogni punto, decisa a non mollare niente”: così Alice Giampietri, libero della Corpora Aversa, descrive il match in programma al PalaJacazzi, ore 18.00, che vedrà le bianco-blu normanne affrontare la Bakery Piacenza.

La gara, valida per la diciottesima giornata del campionato di A2 femminile, rappresenta un’occasione di rivincita per una Corpora ferita dal secondo stop casalingo stagionale patito domenica scorsa contro le ragazzine terribili del Club Italia, sconfitta arrivata dopo sei vittorie consecutive davanti al proprio pubblico.

Le avversarie di turno, le emiliane della ex Sara Giuliodori, sono in piena zona playout ma se il campionato finisse oggi sarebbero salve senza il post-season in virtù dei sei punti di vantaggio sulla terzultima. Piacenza proverà a difendere a tutti i costi questo bottino, ed è ancora il libero di Sarzana della Corpora a descrivere meglio il concetto “Loro non mollano mai, sono una squadra in ripresa e fanno della difesa il punto di forza con cui tengono le avversarie sempre sulla corda. Riusciremo a spuntarla solo se saremo capaci di fare meglio delle ultime uscite”.

 In questo momento di grande attenzione a ogni singolo match, con la classifica che si fa rovente (fra quarto e ottavo posto ci sono cinque squadre in quattro punti), poco spazio c’è per le emozioni in campo, anche nel caso della Giampietri, titolare in serie A da due partite al primo anno nella categoria. La giocatrice ligure festeggerà vent’anni proprio in campo contro Piacenza: “per me esordire è stato davvero emozionante, in due partite contro avversarie difficilissime. Se imparerò a gestire le emozioni in campo potrò sicuramente migliorare quanto già di buono sto facendo”.newvo

All’andata il match fu tiratissimo e spettacolare, con la vittoria delle piacentine per 3 a 2. Altrettanto spettacolo si spera in questa seconda edizione della sfida, sebbene tutti i tifosi aversani puntino a un esito differente. La gara si disputerà agli ordini di Giuseppe Maria Di Blasi e Frederick Moratti.