Da amici ad avversari per novanta minuti: Picozzi ed il derby tra Acquaviva e Boys Caserta Maddalonese



Giovanni Picozzi
Giovanni Picozzi

Non è mai semplice disputare una partita contro quelle persone che consideri amici, con cui esci ogni giorno e che poi, stranamente, in due domeniche dell’anno, si tramutano in tuoi avversari. Seppur si parli in molti casi e troppo esageratamente di “battaglia calcistica”, la voglia di prevalere sugli altri è un desiderio comune che non deve dare alla testa, al fine di non rovinare legami pluriennali. Non hanno intenzioni di questo tipo gli amici che si affronteranno nel derby tra Atletico Acquaviva e Boys Caserta Maddalonese, partita in programma domenica pomeriggio alle 15 al Talamonti di Caserta.

Il derby. Tante sono le amicizie che legano l’esterno offensivo della Boys Giovanni Picozzi ad atleti dell’Atletico Acquaviva. Proprio per questo, non sarà una partita semplice: “Si sa che il derby è una partita difficile. Ci sono tanti amici; quando c’è amicizia a nessuno piace perdere. Una gara ostica che per noi è importante vincere, in maniera tale da provare a ripetere il filotto di partite concluse a punteggio pieno nel girone d’andata”. Gara che per altro si gioca nel cuore di Caserta: “Loro hanno il problema del campo. Credo che il Talamonti sia la location più giusta per questa gara. Ovviamente si tratta di una buona notizia per noi poiché, allenandoci su un sintetico, avremmo avuto molti più problemi a giocare a San Nicola La Strada o Recale”.



Farsi trovare sempre in forma. Autore di una tripletta nella scorpacciata di goal di sabato scorso, Picozzi ha permesso alla Boys di sbloccare il match contro l’Apice e di raggiungere quota 5 reti personali. Per dirla all’inglese, questo è il suo secondo hat-trick in carriera, dopo quello firmato lo scorso anno contro il Cellole in Promozione, sempre con la maglia della Boys. Nonostante non parta sempre dal primo minuto, l’atleta classe ’88 non demorde ed è sempre a disposizione del tecnico Gennaro Di Napoli: “Avendo un organico forte, con giocatori importanti del calibro di Barletta, Portone, Papa e Mendil, è difficile giocare. Per uno che gioca poco, segnare tre goal fa capire che, quando sono chiamato in causa, do il contributo giusto. Facendo un rapido calcolo tra minutaggio e goal, ho una discreta percentuale. Spero di continuare così”.

Giovanni Picozzi della Boys Caserta Maddalonese (foto Mario Fantaccione)
Giovanni Picozzi della Boys Caserta Maddalonese (foto Mario Fantaccione)

La storia. Cresciuto nelle scuola calcio locali del Macerata Campania, Alba San Nicola, Zaccarelli, fu prelevato dal Benevento, con cui ha raggiunto, senza se e senza ma, la più bella soddisfazione della sua carriera: la partecipazione al Torneo di Viareggio. Ceduto alla Casertana, ha vinto un campionato d’Eccellenza con Sorianiello, prima di due anni tra Eccellenza e Serie D con il Bojano. Fermatosi per due anni a causa di un infortunio al quadricipite, tornò a giocare con il Vitulazio e la Maddalonese, prima di dire basta nuovamente al calcio. La nostalgia del terreno di gioco è stata molto grande, così tre anni fa ha ceduto alle lusinghe del presidente Aveta, con cui ha realizzato in serie diciotto goal in tre anni. Senza dimenticare il talentuoso fratello classe ’96 Crescenzo che gioca in Serie D nel Progreditur Marcianise, con cui ha siglato un goal nella tana del Comprensorio Montalto Uffugo.

L’obiettivo. Da maddalonese egli spiega quanto sarebbe trionfare: “Vincere il campionato è bello già a prescindere, ma farlo con la squadra della propria città ha un valore in più. Se vinciamo questo campionato, riporteremmo la Promozione in una città in cui il calcio manca da un po’ di anni. La società ce la sta mettendo tutto, non facendoci mancare niente. Io ci credo, anche se sarà difficile poiché ci sono quattro concorrenti di valore. La Virtus Goti fa un bel calcio, il Vitulano offre il miglior gioco, il San Marco Evangelista è la più forte mentre la Dionis Telesia ci continuerà fino alla fine. Se noi continuiamo così, daremo del filo da torcere fino alla fine”.

L’amicizia fuori dal campo. Infine l’atleta casertano conclude, identificando qual è l’elemento più pericoloso: “Sarà strano confrontarsi con Lele (Gabriele Di Gaetano ndr) che, al di là delle qualità tecniche, è una grandissima persona ed un amico con cui mi sento tutti i giorni. L’anno scorso giocava con la Boys, ora sarà strano vederlo nell’altra metà campo. Ma non solo lui, anche mister Sacco, Tranquillo, Sigillo, Sorgente sono amici. Tornando a Lele, è un elemento sprecato per questa categoria. E’ un avversario ostico, non sarà facile bloccarlo poiché può farci male da un momento all’altro”.


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