Campilongo fa di necessità virtù: la Casertana cambia pelle, vince e convince. Rajcic e Caccavallo le chiavi



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Rajcic in azione contro il Messina (Foto Giuseppe Scialla)

La Casertana demolisce il ‘presuntuoso’ Messina per 3-1 e riesce ad agganciare il terzo posto, occupato, ad oggi, oltre che dai Falchetti, anche da Juve Stabia e Lecce. Un terzetto che, probabilmente, si giocherà, fino alla fine, assieme a Foggia, Matera ed un ritrovato Catanzaro, la possibilità di guadagnarsi la Serie B attraverso i play off.

Campilongo fa di necessità virtù e, date le molte assenze nella zona nevralgica del campo, ripropone l’offensivo 4-2-4 che s’era visto al ‘San Vito’ dopo l’ingresso di Giuseppe Caccavallo. Quest’ultimo, assieme ad Ivan Rajcic, pare essere in una condizione fisica in costante crescita. Un miglioramento, quello dell’ex Paganese, che si era già intravisto in settimana e la doppietta che, di fatto, ha deciso il match è sembrata una normale conseguenza. L’altro man of the match è, senza nessun dubbio, Rajcic. Il centrocampista ex Benevento, dopo un periodo complicato della sua carriera, è tornato ad essere un mediano completo in grado di fare la differenza. Un peso, quello che sta assumendo Rajcic all’interno della squadra, che si fa sentire anche, e soprattutto, a livello carismatico. E’ un trascinatore e, con l’assenza di Murolo, ha praticamente trascinato i suoi compagni.



I Falchetti, tra l’altro, al momento, anche se con una partita in più, sono la squadra che ha raccolto più punti tra le mura amiche (assieme al Lecce, due in più di Salernitana e Benevento): 29. Un dato che non sorprende se si pensa al tifo incessante che c’è stato durante questo campionato. Un tifo costruttivo, ordinato e che, spesso nei momenti difficili, ha trascinato (più di qualsiasi altro fattore) i giocatori.

I tifosi della Casertana (Foto Giuseppe Scialla)
I tifosi della Casertana (Foto Giuseppe Scialla)

Proprio in virtù di ciò, la costatazione del presidente Lombardi non deve cadere nel vuoto. Il patron dei rossoblù, ai nostri microfoni, non ha nascosto un po’ di amarezza per la bassa affluenza che si sta registrando al ‘Pinto’ nelle ultime partite.

La squadra sta lottando, dopo tanti (troppi) anni di anonimato, per una post season che potrebbe regalare un sogno chiamato Serie B. E’ terza, nonostante le critiche piovutole addosso dopo il cambio di allenatore e per la mancanza della famosa punta. La Casertana merita un seguito ampio, che onori questi ragazzi come loro stessi stanno difendendo i colori della maglia che indossano.

Siamo sicuri che già a partire dalla gara con il Lecce ci sarà una inversione di tendenza. Perché Caserta non ha mai fatto mancare il proprio supporto. E, di certo, non lo farà mancare in questo momento così importante per lo sport di Terra di Lavoro.


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