L’urlo di Cossentino, ragazzotto palermitano di 27 anni, al primo gol in maglia granata, ha riportato la Casertana alle spalle della Juve Stabia, dopo che per oltre 70 minuti i rossoblu hanno “sostato” al terzo posto in classifica. E’ molto difficile parlare di una partita di calcio che tale non è stata, causa l’impraticabilità del terreno di gioco, ridotto ad un acquitrino per l’abbondante pioggia. Poteva essere una gara diversa, anche perché sia Marra che Campilongo amano far giocare le loro squadre palla a terra, puntando più sulla qualità, invece al “Bisceglia”, domenica, era impossibile giocare a calcio e i calciatori faticano a restare in piedi. Stesso schieramento tattico, Marra rinunciava al preannunciato 5-3-2 per schierarsi con il consueto 4-3-3. La Casertana partiva forte e dopo appena sette minuti si portava in vantaggio con un colpo di testa di Murolo (quarta realizzazione per lui) e sino alla fine della prima frazione di gioco l’Aversa non riusciva mai a rendersi pericolosa. Nella ripresa la Casertana arretrava, l’Aversa cominciava a premere e grazie anche all’ingresso di De Luca metteva alla corde i falchetti e Fumagalli in almeno due circostanze era costretto agli straordinari. La Casertana non riusciva più a salire, Campilongo optava per qualche cambio, fuori il neo acquisto Caccavallo e dentro Antonazzo (sostituzione forzata) e poi richiamava Cruciani per inserire Tito (scelta non fortunata, anche un po’ criticata). La gara era a senso unico, a favore dei normanni che trovano il pari a otto dal temine, sugli sviluppi di un angolo e grazie ad un difensore.
Un pari che forse accontenta più l’Aversa che la Casertana. E’ il secondo consecutivo per entrambe le compagini. Campilongo, a fine gara, accetta il pari con rammarico e recrimina il pari con la Reggina al Pinto. Si poteva stare davanti alla Juve Stabia. L’Aversa, con la rivoluzione di gennaio, va avanti a piccoli passi e Spezzaferri sa bene che adesso per recuperare il terreno perduto bisogna correre e lancia qualche frecciatina a Marra. Così come all’andata il derby casertano si conclude con un risultato di parità. E appare paradossale come la Casertana non sia riuscita a superare le ultime due della classifica (Reggina e Aversa) né all’andata né al ritorno. Chissà se a maggio staremo a lagnarci per qualche punto mancante.