Vince l’Ebolitana ma la Casertana cade in piedi. Prova dai due volti dei falchetti che dopo un primo tempo opaco e senza idee hanno preso il comando delle operazioni nella ripresa sfiorando in almeno tre occasioni il pari. Onore al merito della capolista che ha un piede e mezzo in Lega Pro mentre i rossoblù dovranno accontentarsi del terzo posto. Grassadonia si affida alla coppia Sergi-Sarli in avanti schierando Siano e Tufano sugli esterni e Casertana a trazione anteriore. Trasferta vietata ai sostenitori ospiti, al ‘Dirceu’ bella cornice di pubblico ma tensione che si taglia a fette. Il tempo di mettere palla al centro e battere il calcio d’avvio agli ordini di Chiffi di Padova e padroni di casa vicini al vantaggio. Astarita batte da sessanta metri, colpo di reni di Salerno che devia in corner. Gli eburini non si accontentano del pari e vogliono vincere a tutti i costi. Al sesto punizione di Sekkoum fuori di un niente. I casertani saltano sistematicamente il centrocampo. Una delle poche volte che giocano palla a terra Stigliano costringe Ragni ad un goffo intervento. Poi la difesa perfeziona il disimpegno in angolo. I calci da fermo sono un pericolo costante e all’undicesimo un corner è fatale al falchetto. Sekkoum batte a rientrare, Patti si perde Palumbo che insacca facendo esplodere il tifo sugli spalti. Una prodezza che sblocca l’Ebolitana e costringe gli avversari a rincorrere. Ancora l’attaccante al proscenio quando calcia una punizione a giro che si perde sul fondo seppur non di molto. E’ il turno di Sarli che si presenta davanti al portiere, prova a freddarlo con una conclusione piazzata ma Ragni è attento. Così come al 38’ ancora sul bomber calabrese che prova un timido pallonetto. Tre di recupero e tutti negli spogliatoi. La ripresa assomiglia molto all’inizio del primo tempo. Astarita colpisce una traversa sugli sviluppi di una punizione. Il raddoppio sembra maturo e invece esce fuori il carattere di una squadra che come il suo tecnico non molla. Sekkoum prova direttamente dalla bandierina ma Salerno è attentissimo. L’estremo difensore anticipa Toscano su suggerimento di Palumbo, ma sono solo lampi perché il pallino del gioco è di marca ospite. Alla mezz’ora Corsale prova con la specialità della casa. Ragni non si fida e devia in corner. La palla del pari capita sul piede di Sergi che raccoglie una respinta del solito Ragni, colpisce a botta sicura ma la palla è deviata fortuitamente da Parisi proprio sulla linea di porta. E’ il segnale della sconfitta. Casertana tradita anche dalla dea bendata. Cinque di recupero poi l’assurda caccia all’uomo nel sottopassaggio degli spogliatoi. Grassadonia colpito da un pugno e grande tensione. Una macchia in una giornata che ha consacrato la capolista ma che fortifica ancor di più una Casertana pronta a vincere i playoff.