Casertana-Foggia in C1 ben venticinque anni dopo. Domani al Pinto torna una sfida tra due piazze storiche degli anni ottanta. L’ultimo successo rossoblù risale al 25 marzo del 1989: 2-1 con gol di Cerbone e Solfrini. In panchina sedeva Enzo Montefusco, ex anche dei rossoneri. “Una gara indimenticabile – ricorda l’allenatore – perché battemmo quel Foggia che a fine anno sarebbe stato promosso con il Cagliari. Fu una partita che rischiò di farmi esonerare. Pur segnando tanto quell’anno, avevamo difficoltà nella manovra offensiva. Decisi allora di cambiare togliendo un attaccante e inserendo un centrocampista. Alla fine la mossa si rivelò azzeccata perché la spuntammo 2-1, ma poi un amico mi confidò che in tribuna il presidente Cuccaro aveva pensato all’avvicendamento in panchina. Era un calcio diverso, più genuino e francamente mi sarebbe piaciuto continuare a lavorare a Caserta. Ero legato alla città, ai tifosi, però le cose non andarono come speravo e decisi di accettare l’estate successiva la proposta dell’Empoli. Fu comunque una bella stagione: non partimmo per vincere il campionato poiché avanti a noi c’erano club che avevano speso molto di più. Però ci classificammo comunque tra le prime cinque e gettammo le basi per la Casertana del futuro. Due anni dopo arrivò la promozione in serie B e di quella squadra facevano parte due-tre elementi come Cerbone, Suppa e Giordano che avrebbero poi avuto un’ottima carriera calcistica”. Montefusco, che conosce bene il territorio casertano essendo stato anche consulente del Real Marcianise ai tempi di Bizzarro, confessa un rimpianto: “Per il mio modo di essere non mi sono mai proposto, ma se mi avessero offerto un ruolo dirigenziale lo avrei accettato con grande piacere. L’esperienza a Caserta fu bella, instaurai tante amicizie che conservo ancora oggi”. Tornando all’attualità, invece, spera che il cambio tecnico possa portare i frutti sperati: “L’esonero di Gregucci ha sorpreso anche me. In fin dei conti non stava andando male. Il presidente però vuole di più ed ha pensato di cambiare. Campilongo? Bisogna farlo lavorare con serenità. Caserta è una piazza esigente, molto passionale. Spero di vederla il più in alto possibile perché ammetto di fare il tifo per lei in questo girone. Sabato arriva il Foggia, altra mia ex squadra. Un anno stupendo da calciatore quando ero allenato da Maestrelli però ammetto che mi farebbe piacere una vittoria della Casertana”.