Il nuovo corso della Casertana targato Sasà Campilongo inizia nel migliore dei modi. Nella gara ad eliminazione diretta, valevole per gli ottavi di finale di Coppa Italia, i falchetti annientano l’Ascoli Picchio con il punteggio di 4-0 e si qualificano ai quarti, dove affronteranno la vincente tra Pisa e Pontedera, in programma mercoledì prossimo. Le diverse motivazioni hanno fatto la differenza nel match giocato alle 15, davanti a quasi 600 spettatori presenti sugli spalti del Pinto. I falchetti hanno onorato al meglio l’impegno, con l’intento di dimostrare ognuno il proprio valore davanti agli occhi del nuovo allenatore Salvatore Campilongo, alla prima panchina dopo l’esonero di martedì di Angelo Adamo Gregucci. Con tutt’altri pensieri i calciatori del Picchio che si godono il primo posto nel girone B della Lega Pro Unica e che sono scesi in campo con una formazione quasi del tutto composta da ragazzi in età da Beretti. All’inizio del match è stato osservato un minuto di raccoglimento per la scomparsa in mattinata di Giuseppe Lombardi, il padre del presidente Giovanni.
PRE-PARTITA. Al ritorno sulla panchina rossoblù, Campilongo ha scelto la migliore formazione possibile. Nel 4-3-3 si rivedono Antonazzo, Cruciani, De Marco e Alessandro. Quest’ultimo compone il trio d’attacco insieme a Ricciardo e Mancino. Marchigiani con una formazione piena zeppa di giovani, infatti Mario Petrone sceglie una formazione giovanissima, orfana dei vari Musacchio, Berrettoni e Pontiggia, di cui il più grande d’età è il classe ’89 Pelagatti.
PRIMO TEMPO. La Casertana necessita di appena due minuti per sbloccare il risultato. Azione insistita nell’area ospite. Ragni è costretto agli straordinari sul doppio tentativo ravvicinato di Cruciani e Mancino, poi non può nulla sulla terza conclusione di Cruciani che scaraventa la palla in rete e timbra nuovamente il cartellino dopo un periodo d’inattività dovuto ai problemi di salute della figlioletta (2’). Partita subito in discesa per i rossoblù, ma non passa neanche un minuto che la punizione dal limite di Margarita viene deviata da Fumagalli in distensione (3’). Dopo qualche istante di tregua, delizioso capovolgimento di fronte da destra verso sinistra di De Marco per Mancino: cross e incornata di Ricciardo ma salva sulla linea Barison (15’). Replica il traversone di Ruggiero che Carpani tocca in maniera lieva, non riuscendo a toccare quel tanto che bastava per indirizzarlo nello specchio della porta (17’). E’ questo il momento più importante dell’Ascoli Picchio che al 23’ crea in contropiede un forte pericolo per i falchetti. Gualdi smista sulla destra per Margarita, cross al centro per Giovannini che manda di poco sopra la traversa. Scampato il pericolo, la Casertana si rituffa in attacco e costruisce la più bella azione del primo tempo. Mattera di prima per Mancino che senza pensarci un attimo esegue il passaggio filtrante per Ricciardo. Elusa la posizione di off-side, l’ariete rossoblù dribbla Ragni e conclude a colpo sicuro ma è provvidenziale la scivolata di Cinaglia che ci crede ed effettua un vero e proprio miracolo (27’). L’ultima emozione della prima frazione è la bella girata di Murolo, su angolo di Mancino, che lambisce il palo alla destra di Ragni (28’)
SECONDO TEMPO. La debuttante Casertana di Salvatore Campilongo è assetata di vittoria e bel gioco, così preme il piede sull’acceleratore sin dal ritorno in campo. Allo stesso minuto in cui nel primo tempo ha sbloccato il risultato, Cruciani prova a ripetersi sotto porta ma Ragni questa volta devia in angolo (47’). Sugli sviluppi del corner susseguente, cross di Alessandro per Mancino che trova il tempo di testa e incrocia in rete. La tifoseria rossoblù si gode la nuova linfa di cui gode uno degli artefici del secondo posto nello scorso campionato di Seconda Divisione di Lega Pro (48’). Quattro giri di lancette e Mancino sigla la sua doppietta personale, capitalizzando l’assist di Ricciardo, non sfruttato da Alessandro. Campilongo gli concede la standing-ovation, oramai proiettato al match di sabato al Pinto contro il Foggia. Contro un avversario imbottito di giovani, è un monologo locale. Buon riflesso di Ragni su De Marco (59’), poi Murolo sfiora il goal di testa (60’). I padroni di casa cercano di carpire le nuove direttive di Campilongo ed arrivano spesso al tiro. Antonazzo ha la possibilità di andare in goal, ma il suo tiro è da dimenticare su servizio di un generoso Ricciardo. Al valzer del goal si aggiunge al 73’ anche Alessandro che trafigge Ragni con un bolide calciato proprio all’ingresso in area di rigore. Goal e buona prestazione per il numero 7 ex Real Vicenza che spera di trovare spazio con il nuovo allenatore, dopo il feeling mai trovato con Gregucci. Si divora la doppietta Alessandro, poi al 77’ arriva l’unica nota dolente con l’espulsione di Bianco per somma di ammonizione. Ciò non cambia le sorti di un match che i falchetti vincono col punteggio di 4-0.
Tabellino: CASERTANA-ASCOLI PICCHIO = 4-0 (parziali: 1-0; 3-0)
CASERTANA: Fumagalli, Antonazzo (63’ Bruno), Bianco, Rajcic, Mattera, Murolo, Alessandro, De Marco, Ricciardo, Mancino (55’ Alvino), Cruciani (69’ Mancosu). In panchina: D’Agostino, Tito, Idda, Pontiggia. Allenatore: Salvatore Campilongo
ASCOLI PICCHIO: Ragni, Iotti, Pelagatti (61’ Mori), Gualdi (46’ Addae), Barison, Cinaglia, Giovannini (68’ Orsolini), Carpani, Bangal, Margarita, Ruggiero. In panchina: D’Egidio, Vallorani, Ciarcelluti, Minnozzi. Allenatore: Mario Petrone
RETI: Cruciani 2’ (C), Mancino 48’ (C), Mancino 52’ (C), Alessandro 73’ (C)
ARBITRO: Antonello Balice della sezione di Termoli (assistenti: Capitelli di Termoli e Solazzi di Avezzano)
NOTE: Ammoniti: Mancino (C); Addae (A). Espulso: Bianco al 77’ per doppia ammonizione (C). Osservato un minuto di raccoglimento per la scomparsa del padre del presidente Giovanni Lombardi. Angoli: 8-3. Recupero: 1 nel primo tempo; 3 nel secondo tempo. Spettatori: 600