Una partita diversa dalle altre per tanti motivi: oggi va in scena un delicato e rovente Juvecaserta contro Cremona con palla a due alzata alle ore 18,15 al Palamaggiò. E’ la quinta giornata, ma potrebbe essere quella chiave per il destino dei bianconeri. Sul groppone ci sono quattro sconfitte consecutive, lo ‘0’ in classifica, l’ultimo posto, i fischi e la contestazione del post Pistoia ed i vergognosi sputi all’uscita della squadra (come confermato da Molin ed Atripaldi nella conferenza del venerdì, sia chiaro che gli sputi sono un gesto becero e volgare da condannare senza storie). Nella testa c’è la consapevolezza che non c’è tempo da perdere e non bisogna lasciarsi scappare questa nuova occasione casalinga di muovere la graduatoria. Cremona, però, è avversario tosto e da rispettare; a maggior ragione dopo il ritorno a casa di Marco Cusin. Scordatevi di vedere la stessa Vanoli, triste, vista al Città di Caserta: toglietevi dalla testa che sia la stessa compagine. Il team di Pancotto si presenta con quattro punti in classifica e con la rabbia di aver lasciato per strada due punti di platino contro Capo d’Orlando nell’ultimo turno. Ma questi sono discorsi che non interessano ai bianconeri obbligati, costretti, condannati a vincere. Non si può fare altrimenti per non far degenerare una situazione già complicata: i problemi ci sono e non cambieranno alcuni ragionamenti a prescindere dal risultato odierno. Bisogna vincere, senza storie. E bisogna vincere anche per l ‘Quattro Stelle’; oggi si celebra il sesto anniversario da quel maledetto 9 novembre 2008 che stroncò il sogno dell’Under15 bianconera e lasciò, sull’asfalto di Buccino, le vite di Emanuela Gallicola, Gianluca Noia, Paolo e Gigi Mercaldo (oltre a procurare danni pesanti alla salute del giovane Rosario De Felice). Oggi, alle 20, si celebrerà la Messa in ricordo e, tutti, sperano di viverla con una vittoria della Juvecaserta. Sicuramente sarà stato organizzato qualcosa per ricordare le nostre stelle, le stelle del basket casertano. La Juve ha un motivo in più per vincere.