Cielo plumbeo, carico di pioggia nel cielo sopra Pezza delle Noci. Grigio come l’umore della piazza dopo quattro sconfitte consecutive in questo pessimo inizio di stagione della Juvecaserta. Conferenza stampa pre Cremona, voce e parole di coach Lele Molin alla vigilia di una sfida dannatamente delicata. E, sorpresa delle sorprese, si presentano tutti quelli dello staff tecnico e dirigenziale (stile plotone di esecuzione verrebbe da dire). Un gesto particolarmente inedito che, però, testimonia l’unità di intenti in questo momento durissimo.
Che aria tira nella squadra?
“Rispetto allo scorso anno, questo momento di difficoltà è diverso. Perché abbiamo dovuto ridisegnare il quadro dopo gli infortuni e le sconfitte: lo scorso anno avevamo due vittorie nello score abbastanza sorprendenti prima della striscia negativa. Adesso abbiamo avuto una partenza handicap contro avversari alla nostra portata, e queste sconfitte ci portano a fare delle domande. La squadra, ora, da dei feedback controversi, siamo sicuramente in difficoltà sia per gli infortuni che per i risultati. Vitali ci dava leadership e la sua assenza pesa. Non c’è da accusare nessuno, è palese che il team non da la sensazione di avere una leadership. Ora come ora ci vuole pazienza, saggezza nel rimettere in discussione tutto e tutti, ma anche avendo la convinzione che tutto il lavoro svolto non è una schifezza”.
Qual è il problema principale di questo momento?
“Abbiamo un problema anche di testa, forse presunzione. Ma è anche una questione tecnica perché, quello che si denuncia nel team, è che non siamo una squadra, non c’è una giocata l’uno per l’altro. Abbiamo perso del tempo importante, tutto va in discussione quando infili quattro sconfitte consecutive”.
E’ la difesa a salire sul banco degli imputati per prima?
“Con Pistoia abbiamo perso con l’attacco, ma comunque c’è troppa alternanza tra le prestazioni difensive. Abbiamo avuto qualche sprazzo di buona difesa, ma la partita viene persa con le scelte offensive nei momenti cruciali. Il lavoro va visto in modo bilanciato tra attacco e difesa”.
Cremona arriva e non avete scelta: conta solo vincere…
“Non abbiamo paura di Cremona, ma sappiamo che la gente ai primi errori rumoreggerà. Dobbiamo vincere perché, se perdiamo sprofondiamo; questa negatività succede ovunque quando si vivono certi momenti. Non posso attaccare la squadra per l’impegno settimanale durante gli allenamenti ma c’è troppa differenza tra quanto facciamo in settimana e quanto domenica. Non è la Vanoli che vedemmo a Caserta in preseason perché avranno Vitali e Cusin in più: non ci sono storie, dobbiamo vincere e basta. Il risultato è l’unica cosa che conta. La cosa che mi preoccupa maggiormente è l’1vs1 dei loro esterni, gli americani sul perimetro hanno un grande potenziale. Con l’aggiunta di Cusin c’è maggior pericolo anche sugli interni, quindi la difesa sul pick ‘n roll sarà importante”.
Poi il coach si concede uno sfogo contro quanto uscito, in qualche articolo, in settimana. Pretende rispetto per il suo lavoro, per il suo curriculum, per quanto dichiara facendo notare, giustamente, come ci abbia sempre messo la faccia nei momenti belli come quelli brutti. Un Molin battagliero, che mostra gli artigli: se questa grinta verrà portata sul parquet dai giocatori, allora per Cremona ci sarà poco da fare.