Una carriera sempre da professionista. Duecentosette presenze e tre gol in otto stagioni con la maglia della Casertana. Cinquantasette (e tre reti) con il Barletta. I due club che maggiormente gli sono rimasti dentro domenica si affronteranno a distanza di tanti anni. A distanza di quel 1 novembre 1992 quando Ivano Giordano, il doppio ex, affrontò quei colori da avversario. “A Caserta sono stati i migliori anni della mia carriera – taglia subito corto il difensore. Li ricordo con grande nostalgia, ma nello stesso tempo con orgoglio perché a distanza di tempo ho mantenuto rapporti stupendi con tanti casertani. Arrivai molto giovane in città, appena diciannovenne e ho trascorso otto stagioni meravigliosi. Sono stati anni calcistici stupendi. Ero a casa, la mia seconda casa. Devo essere sincero: anche a Barletta mi sono trovato bene, mi hanno voluto bene ed è un’altra piazza importante. Tre anni intensi che conservo nella memoria con piacere. Però a Caserta è stata una storia d’amore speciale, senza fine. Sono stato accolto benissimo dalla gente, ero giovane, non mi conoscevano e mi hanno apprezzato per quello che ho dato sia in campo che fuori. La mia gioia è che oggi mi postano foto su facebook, raccontano episodi, partite ed è qualcosa di eccezionale”. Poi torna all’attualità dicendo la sua sul match in programma domenica: “Mi aspetto per la piazza di Caserta che vincano il più possibile. Per il primo anno è giusto pensare solo a fare un buon campionato. Ma il calcio riserva sempre qualche bella sorpresa. Pronostici? Da come stanno andando le cose la Casertana gioca in casa, potrà contare sull’apporto del pubblico ed è mentalmente favorita. Quello che però a Caserta fa la differenza è l’atmosfera. In città i calciatori l’avvertono e il dodicesimo uomo in campo a Caserta fa davvero la differenza. Però a fare la differenza è l’aria che si respira in settimana, ai miei tempi, ma credo anche oggi, il pubblico veniva a vedere gli allenamenti e ti caricava. Era una spinta fondamentale per la gara”. Dopo oltre vent’anni i falchetti sono tornati in un campionato prestigioso come la Lega Pro unica. Visto il blasone, le ambizioni della piazza e le rivali, impossibile non fare paragoni con la Casertana di Giordano: “Noi – prosegue – abbiamo sempre disputato campionati di vertici chiudendo tra le prime tre-quattro della classifica. C’erano grandi club e chi aveva più birra andava fino alla fine. L’importante è avere grande chiarezza con i tifosi, poi andava come andava, ma i tifosi apprezzavano il nostro impegno. E credo che questo sia il segreto per mantenere i giusti equilibri”. Oggi Ivano Giordano lavora e vive a Pescara, ma prenota un posto in tribuna per una data speciale: “Voglio venire a vedere il derby all’Epifania. In carriera ho affrontato sedici volte la Salernitana e quella è proprio una gara particolare. Mi farebbe piacere essere presente sugli spalti, sarebbe un altro tuffo nel passato, in un passato che per me resterà meraviglioso”.