Un lampo di Bianco regala la prima vittoria casalinga alla Casertana. Il bolide del terzino sinistro fissa il risultato sull’1-0 a favore dei falchetti che ottengono la seconda vittoria consecutiva in campionato, dopo il blitz di Pagani. Il Cosenza soccombe al cospetto dell’undici di Angelo Gregucci e rimane ultimo in classifica. Di tutt’altro livello la posizione della Casertana che raggiunge quota 8 punti e s’inserisce a ridosso della zona play-off. Il match infrasettimanale non consente di assistere all’ottima cornice di pubblico che da sempre anima le sfide tra le due squadre, le cui tifoserie sono legate da un gemellaggio storico. Rispetto allo scorso anno (finì 0-1 con goal al 91’ di De Angelis), questa volta è il pubblico locale a festeggiare con i primi tre punti raccolti in casa. Trionfo meritato in una partita con trenta minuti di ritardo, a causa di un improvviso black-out elettrico.
Pre-Partita. La novità in casa casertana è l’inserimento di Antonazzo al posto di Alessandro che non è neppure in panchina. Nel 4-3-3 di Gregucci figura Mancino che torna titolare dopo due gare ed affianca Mancosu e Cissè nel trio d’attacco. Tante modifiche invece per Cappellacci che lascia in panchina Bertolucci, Criaco, Sassano e Mosciaro, sostituiti nel suo 4-4-2 da Tedeschi, Cori, Alessandro e Fornito, uno dei pezzi pregiati della tanto decantata “scugnizzeria” del Napoli di Aurelio De Laurentiis.
Black-Out. Mancavano meno di centoventi secondo all’inizio del match, previsto per le 20.45, quando è calato il buio nell’impianto di viale Medaglie d’Oro a causa di un improvviso black-out elettrico. La terna arbitrale e le due formazioni si stavano apprestando a fare il proprio ingresso sul terreno di gioco, ma devono desistere ed, al fine di non raffreddarsi, proseguono con le attività di riscaldamento. I responsabili dello stadio si mettono all’opera per risolvere il guasto, mentre la tifoseria della Casertana canta a squarciagola in nome della grande amicizia con i sostenitori del Cosenza. In tribuna iniziano ad sentirsi i primi malumori, poi alle 21.02 l’impianto d’illuminazione viene riattivato, così come riprende a funzionare l’energia elettrica all’interno della tribuna stampa. Dopo un colloquio tra i capitani e l’arbitro, il fischio viene fissato per le 21.15 e questa volta non ci sono intoppi.
PRIMO TEMPO
Il capolavoro. Nei primi minuti le due squadre pagano la posticipazione del fischio d’inizio e si studiano. Serve qualche bell’azione per scuotere gli animi dei ventidue in campo, così Bianco s’inventa un goal capolavoro all’8’. Mancino batte l’angolo dalla destra, Tedeschi rinvia fuori area, lì dov’è appostato Bianco che carica il sinistro ed esplode una cannonata che indovina il sette alla sinistra di Saracco (8’). Infreddolito dal primo gelo autunnale (fortunatamente ancora accettabile), il pubblico del Pinto salta di gioia per l’eurogoal per il terzino sinistro ex Avellino. Il mancino mortifero di Bianco sembra dare vita ad una gara emozionante, invece si assiste ad uno confronto equilibrato.
Tentativo di raddoppio. La manovra del Cosenza è articolata e si sviluppa lontano dall’area rossoblù. La reazione calabrese sopraggiunge al 12’ con il tiro a giro di Corsi che termina a lato. I falchetti si accendono a sprazzi. Al 17’ Mancosu trova il break, allargando sulla destra per Mancino che entra in area e conclude forte sul primo palo: Blondett mura in angolo con il corpo. Ancora padroni di casa pericolosi al 24’ con il lancio di Carrus che scavalca la retroguardia ed è indirizzata a Cissè. Tempestiva l’uscita sulla trequarti per la serie “Si salvi chi può” di Saracco; quest’ultimo però liscia la palla ma viene salvato da Ciancio che spazza in fallo laterale. Solo al 29’ il primo squillo di Diakitè il cui tiro, su sponda di Mancino, è completamente ciabattato.
Le occasioni calabresi. Il Cosenza ritorna dalle parti di Murolo solo al 32’. Tedeschi gira di testa ma è stupenda la parata di Fumagalli che festeggia come se fosse un goal, nonostante il guardalinee avesse sventolato la bandierina causa fuorigioco. I cosentini prendono coraggio ed al 36’ mettono piede in area rossoblù. Bruno sbaglia l’aggancio, ne approfitta Calderini che s’invola verso la porta ma Idda non si lascia infinocchiare ed in scivolata toglie le castagne dal fuoco. A conclusione di un primo tempo sofferto, i Lupi della Sila (nomignolo utilizzato per i calciatori calabresi) sfiorano il pari con il calcio piazzato di Fornito dai venticinque metri. Il gioiellino di proprietà del Napoli disegna una parabola deliziosa verso l’incrocio dei pali ma la gente la soffia fuori dallo specchio della porta e tira un sospiro di sollievo.
SECONDO TEMPO
Noia nella ripresa. Nella ripresa la gara viene spezzettata da continui falli. Non si assiste ad un grande spettacolo, anzi. Il Cosenza prova a riaprire il match ma si dimostra poco cosa. Da annotare c’è lo scambio di opinioni tra Tedeschi e Gregucci, che ha alzato la voce per far sì che venisse buttata fuori la sfera e per consentire ai medici di entrare in campo per sincerarsi delle condizioni di Mancino (60’). Precedentemente il numero 11 locale si era fatto male ed è costretto ad abbandonare la contesa, sostituito da Cunzi. Le emozioni latitano al Pinto, con i falchetti che mostrano una buona manovra ma non riescono a concretizzare. E quando all’82’ Mancosu raddoppia, spetta all’assistente di linea frenare il suo entusiasmo per la posizione di off-side. Non succede più nulla fino alla fine, così la Casertana brinda alla prima affermazione casalinga.
CASERTANA: Fumaglali, Bruno, Bianco, Carrus, Idda, Murolo, Antonazzo (58’ Chiavazzo), De Marco, Cissè (73’ Ricciardo), Mancosu, Mancino (61’ Cunzi). In panchina: D’Agostino, D’Alterio, Tito, Rajcic. Allenatore: Angelo Adamo Gregucci
COSENZA: Saracco, Blondett, Ciancio, Corsi, Tedeschi, Magli, Fornito (81’ Criaco), Arrigoni, Cori (75’ Tortolano), Calderini, Alessandro (75’ Mosciaro). In panchina: Puterio, Bertolucci, Zanini, Sassano. Allenatore: Roberto Cappellacci
RETE: Bianco 8’ (CA)
ARBITRO: Daniele Rasia della sezione di Bassano del Grappa (assistenti: Gnarra di Siena e Donvito di Monza)
NOTE: Ammoniti: Murolo, Carrus, Mancosu, De Marco (CA); Calderini, Ciancio, Arrigoni, Blondett (CO). Angoli: 4-5 per il Cosenza. Partita iniziata con trenta minuti di ritardo, causa black-out. Recupero: 1 nel primo tempo; 4 nel secondo tempo. Spettatori: 2.500 con 150 provenienti da Cosenza