Per la seconda volta nella sua carriera si trova ad affrontare il club con cui ha mosso i primi passi nel mondo del calcio. Quello stesso club che il padre Michele ha portato avanti con immancabile volontà in trentuno anni di attività, trascinando il fratello Roberto a tenerne alto il nome nei campi polverosi del dilettantismo campano. Raffaele Corsale e l’Hermes Casagiove. Un legame indissolubile che in estate vive dell’investitura come capitano nell’ultimo colpo di genio di casa Corsale: l’Hermes Beach Soccer. Circa un mese fa il regista dai piedi fatati girovagava sulle spiagge più rinomate del Sud Italia con la comitiva giallorossa, poi da fine luglio è iniziata ufficialmente la sua avventura a Cassino. Un gradito ritorno per l’ex calciatore di Casertana, Real Marcianise, Savoia e Turris che era approdato nella località ciociara nella stagione 2001-2002, quando aveva da poco compiuto vent’anni. Come si dice in gergo : “ne è passata di acqua sotto i ponti” in questi dodici anni. Da semplice commilitone Raffaele è cresciuto ed è tornato all’ombra dell’Abbazia di Montecassino con i gradi del generale. Il presidente Nicandro Rossi e l’allenatore Alessandro Grossi gli hanno affidato le chiavi della squadra che punta senza mezzi termini alla vittoria del girone B di Eccellenza laziale.
Affare di famiglia. Vigilia di lusso del campionato del Cassino è l’amichevole con l’Hermes Casagiove, disputata sabato scorso al “Gino Salveti” e vinta dai laziali con il punteggio di 5-0. Per Raffaele si tratta del terzo test stagionale che fa breccia nel suo passato. Infatti dopo aver affrontato il Bari, società in cui si è sviluppato calcisticamente nel settore giovanile insieme ad Antonio Cassano, e la Casertana, club con cui ha giocato e per cui tifa da sempre, sulla sua strada è giunta l’Hermes. Considerarlo come un affare di famiglia è limitato, come definire avversaria la società di papà Michele non è tanto esatto: “Non si può parlare di vera e propria avversaria per due motivi. In primis è un’amichevole, poi in seconda istanza gioco contro la squadra dove sono cresciuto dietro gli insegnamenti di mio padre Michele, vero artefice della crescita dell’Hermes Casagiove negli anni, che ora è supportato da mio fratello maggiore Roberto”. Il risultato evidenzia la differenza tra le due compagini, costruite per conquistare obiettivi diversi che il milord casagiovese spera vengano raggiunti reciprocamente: “Facile dedurre che le due squadre puntano a traguardi diversi. Il Cassino ambisce a vincere l’Eccellenza. Ci siamo prefissati di sciropparci in fretta questo campionato transitorio, per poi confermarci in Serie D. Nonostante il risultato, credo che l’Hermes sia una buona squadra. E’ una società che sento mia. Mi auguro che entrambi i sodalizi tramutino in realtà quelle che ora sono le proprie ambizioni”.
DOMENICO VASTANTE
UFFICIO STAMPA F.C. HERMES CASAGIOVE