Dopo la disastrosa e dolorosa retrocessione in Lega Pro, la Reggina riparte da Ciccio Cozza, bandiera e simbolo delle stagioni più gloriose della storia del club. Ma riparte, giusto dirlo, da mille incognite e tra mille perplessità. L’incognita di avere una società che ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie per potersi iscrivere al campionato, le perplessità derivanti da una serie di stagioni fallimentari, con numerosi cambi di panchina, con susseguenti allenatori “bruciati” in nome di un progetto tecnico praticamente inesistente.
Gli amaranto dunque, ritrovano la C dopo 19 anni di ininterrotta militanza tra A e B, con nove stagioni, di cui sette di fila, in massima serie, due promozioni nell’Olimpo del calcio e svariati piazzamenti di lusso, sotto la guida di tecnici che hanno fatto strada nel football del Belpaese, come Walter Mazzarri, Franco Colomba e Gigi De Canio.
Sarà una stagione complicatissima, il cui primo obiettivo sarà quello di raggiungere una tranquilla salvezza, visto anche che sono attesi punti di penalizzazione a causa di irregolarità nei pagamenti di stipendi e contributi.
IL MERCATO:
Per poter garantire l’iscrizione alla Lega Pro, la società ha fatto praticamente piazza pulita di oltre 20 contratti in essere, eredità delle ultime stagioni. Tantissimi contrattualizzati, si sono accordati per la rescissione in cambio della rinuncia alle spettanze arretrate. Così sono partiti i vari Lucioni, Gerardi, Contessa, Burzigotti e Bombagi, elementi che in Lega Pro hanno le potenzialità di fare la differenza. Foti, cercando di garantire a Cozza quel mix tra qualità e gioventù, ma soprattutto rispettando i parametri economici, ha chiuso per l’arrivo di sei calciatori, escludendo i cavalli di ritorno Maita e Rizzo, riscattati rispettivamente da Lumezzane e Pescara. Masini, Insigne e Crescenzi, sono i colpi più importanti di un mercato ancora in divenire e che, come da tradizione in casa Reggina, “sparerà” gli ultimi colpi, in entrata e in uscita, sul gong. Manca ancora qualcosa a Cozza, che chiede almeno un centrocampista di qualità e un esterno capace di giocare con il 4-3-3 o il 3-5-2.
LA ROSA
PORTIERI: Leone, Kovacsik
DIFENSORI: Di Lorenzo, Camilleri, Aquino, Syku, Karagounis, Crescenzi
CENTROCAMPISTI: Dall’Oglio, Salandria, Condemi, Maita, Rizzo, Armellino,Porcino, Maimone, Perrone, Ammirati, Bramucci
ATTACCANTI: Di Michele, A.Viola, Masini, Louzada, Lancia
L’UNDICI INIZIALE:
4-3-3 – Kovacsik; Aquino, Di Lorenzo, Crescenzi, Karagounis; Armellino, Rizzo, Dall’Oglio; Insigne, Masini, Di Michele
L’ALLENATORE:
Ciccio Cozza, ha sempre confidato ad amici e conoscenti, che il suo sogno da allenatore, era quello di guidare la sua Reggina. Dopo averla servita sul campo da capitano, il trainer di Cariati vuole vincere la difficile sfida sulla panca della squadra dello Stretto. E non si tratta di una sfida di poco conto, visto la burrasca in cui vive la Reggina e soprattutto vista la fama di mangiallenatori che sta oramai contraddistinguendo patron Foti. Nelle prime settimane, Cozza si è distinto per idee chiare e personalità, ma non si capisce sino a quanto può spingersi il suo carisma quando la squadra avrà gli inevitabili momenti di difficoltà. Al di là del suo legame con la piazza, quella di Reggio è una sorta di rivincita personale dopo due esoneri di fila, che hanno in parte offuscato la vitoria del campionato di C2 con il Catanzaro. Durante il precampionato, ha provato il 4-3-3, non disdegnando il 3-4-2-1, ma soprattutto si è visto accontentato in alcuni acquisti, tra i quali Masini e Crescenzi: non è che possa in un certo senso sfavorirlo quando Foti gli presenterà il conto di eventuali passi falsi? Buona fortuna.