Tre gare in sette giorni si son fatte sentire nelle gambe dell’Intercasertana. Mister Carnevale ha optato per una formazione offensiva con le due punte Merola e Cristiano supportate da Di Gaetano. Panchina per Vitiello, Boemio e Portone. Nel primo tempo ai punti l’ha vinta il Barano con gli isolani in più di un’occasione vicini in zona gol con la traversa di Manna su punizione al 25’. Negli spogliatoi le giuste parole del tecnico casertano per scardinare la difesa isolana . Minuto 54’ della ripresa: fuori i deludenti Merola e Cristiano per Boemio e Portone. Da quel momento c’è stata una squadra più reattiva e cattiva quanto basta. Nel parapiglia con Portone a terra errore dell’arbitro nell’espellere solamente un giocatore. La scarsa conduzione arbitrale ha acceso gli animi sugli spalti in un gara conclusasi solo nel finale grazie a un rigore (contestatissimo dagli ospiti) trasformato magistralmente da Di Gaetano. Il tecnico Carnevale appare felicissimo per il primo obiettivo raggiunto: «Domenica nello spogliatoio i ragazzi erano contenti. Siamo salvi e l’Intercasertana il prossimo campionato può partecipare sicuramente al campionato di Promozione. Onore al Barano squadra motivata e vogliosa venuta con tutti i presupposti per fare bene. La squadra non ci ha impensierito più di tanto con lo scopo di tornare sull’isola con un punto. Non ho visto la solita Intercasertana sbarazzina e brillante. Abbiamo accusato il loro gioco con un campo disastroso: è uno schifo giocare su questo campo. Sfido qualsiasi allenatore a preparare la gara su questo campo vergognoso». L’attacco nel primo tempo ha deluso «Torno al solito discorso: giocare nel campo di Recale è impossibile. Ho scelto di far riposare qualcuno perché la nostra rosa è striminzita, sono tutti giovanissimi. Ho dato spazio nella ripresa a Vinciguerra classe ’90 per far rifiatare quelli che tirano la carretta dall’inizio. Non siamo abituati a giocare tre gare in una settimana. Il Barano si è saputo difendere, non era facile trovare spazi. Arrivare a 42 punti è motivo d’orgoglio per questi ragazzi: non smetterò mai di ringraziarli». Le sirene dell’Eccellenza «Gli interessi e attestati di stima nei miei confronti non possono che farmi piacere. Per me che voglio cominciare ad allenare, tutto ciò è motivo d’orgoglio. Ci tengo a sottolineare una cosa. Se l’allenatore sta facendo bene, il merito deve essere di tutti. Allenare una squadra giovanissima con tre ’90 titolari ed esperti che non mi fanno pesare alcuna scelta. Ho mandato in tribuna due persone esperte, qualcuno non è entrato proprio. Si fanno delle scelte: si cerca di sbagliare il meno possibile. Se l’allenatore fa bene, il merito è tutto dei ragazzi che mi seguono. Sono molto esigente, voglio che mi seguano e diano sempre il massimo anche in gare come queste decise nel finale».