Cancellato nella serata di ieri l’unico e per ora ultimo rumors di mercato legato alla Juvecaserta. Già perché quello che a detta di tanti operatori di mercato poteva essere una sorta di obiettivo per la nuova armata bianconera, è finito con l’essere una pedina fondamentale per la Vuelle Pesaro. Questa volta la formazione marchigiana è riuscita a battere la concorrenza del club di Pezza delle Noci, sempre che Caserta fosse davvero interessata a Tommaso Raspino (nella sua posizione poi ci sarebbero stati anche Vitali oltre l’esterno americano). Certamente il giocatore ex anche della nazionale Under20 avrà sentito quello che per anni è stato il suo general manager, Atripaldi, all’angelico di Biella, ma probabilmente le telefonate ed in contatti erano stati solo ed esclusivamente una sorta di pour parler. Ed allora coach Dell’Agnello, che intanto ha rinnovato il suo contratto proprio con la Vuelle (una sorta di riconoscimento per il lavoro e la salvezza conquistata sul campo nella scorsa stagione tra tante difficoltà) può inserire e contare su una nuova pedina da mettere sullo scacchiere dopo aver pensato di dover incrociare le armi del mercato cosi come è accaduto anche lo scorso anno con Michele Vitali che poi scelse il club della città della Reggia. Ed allora il nome della Juve viene tolto immediatamente dal novero delle squadre che in questo momento sono attive in maniera costante sul mercato. Tutto questo perché la Juve non ha fretta, non vuole accelerare in curva per poi ritrovarsi fuori pista e fuori giri, ma vuole arrivare sul rettilineo finale e guardare da lontano tutti quelli che sono i traguardi da tagliare e scegliere, quindi, di conseguenza quella che è la strada da percorrere. Tattica che fino a questo momento ha portato tutti i frutti del caso, tattica che fino a questo momento ha portato a riconferme, ha portato all’arrivo di nuove facce, ma soprattutto una tattica che ha consegnato alla Juve, Atripaldi, Molin e la dirigenza, il coltello dalla parte del manico. Se i faldoni sulle scrivanie di squadre di mezza Italia, infatti, continuano a crescere di giorno in giorno, quelli presenti sulla scrivania degli addetti ai lavori al Palamaggiò, continuano a scendere, ma non certamente per mancanza di idee, di possibilità, ma solo ed esclusivamente per volere della società. I tanti profili visionati durante l’anno, la conoscenza certosina da parte di due assistenti come Baioni ed Esposito e le idee chiare di in club che non vuole fare follie, ma vuole stupire, hanno portato il raggio di azione ad essere non di grandissima portata. Tre gli obiettivi da centrare, tre i colpi da sparare, ma con tutta la calma di questo mondo per prendere la mira ed affondare il colpo. Di sicuro la priorità in questo momento è legata al ruolo della small forward e quindi a quel ruolo che la Juve e Molin vorrebbero vedere con il nome di un giocatore navigato, con esperienza e se si potesse anche di una fascia niente male. Questo per dare quel tocco di valore aggiunto ad una squadra che vorrà, invece, provare ad investire su due scommesse nei ruoli di completamento della front line. Un discorso, quello di puntare su giovani promesse, è sempre valido, quello che è cambiato rispetto allo scorso anno è il numero delle stesse. L’unico a rappresentare, a conti fatti, un esordiente del campionato – al momento di scrivere – sarà infatti Frank Gaines, visto che ormai Moore, Scott, Tommasini e Vitali, hanno già saggiato in tutti i suoi gusti dolci ed amari, il valore della LegaA. Insomma se la ricetta completamente giovane e molto inesperta della scorsa stagione è arrivata ad un passo dal podio di squadra rivelazione dell’anno, con un numero ridotto di inesperti, ma sempre giovani, ed un giocatore che possa fare la differenza ed essere il leader in campo, il tentativo è più che ripercorribile.