Si mette, molto male. Il futuro della Casertana diventa nebuloso e incerto. Motivo? Uno stadio non a norma e dunque l’impossibilità di iscriversi al prossimo campionato di Lega Pro. Distrutto moralmente il presidente Lombardi che senza mezzi termini svela come stanno realmente le cose: “La documentazione inviata oggi dal Comune agli uffici della Lega è parziale e quindi non può essere accettata. Inoltre la relazione dell’ingegnere della Lega è stata negativa e ad oggi la Casertana non rientra nei parametri minimi per l’iscrizione alla prossima Lega Pro unica. Abbiamo fatto tutto ciò che era in nostro potere, purtroppo però il Comune è venuto meno ad alcuni impegni presi tanto tempo fa. Da almeno quattro mesi erano a conoscenza dei lavori urgenti da fare, ma fino ad oggi tutto è rimasto come prima. Non ci sono vie di mezzo: senza un impianto omologato si è fuori. Le rassicurazioni dei giorni scorsi da parte dell’Amministrazione comunale ci hanno fatto desistere dallo scegliere un campo di gioco alternativo. Ora la speranza è che la Lega ci conceda una proroga, almeno la possibilità di scegliere un nuovo stadio. In caso contrario addio professionismo”. Ovviamente se questi scenari dovessero concretizzarsi Caserta rischierebbe di tornare nel dilettantismo: “In quel caso – continua Lombardi – ognuno si assumerà le proprie responsabilità. Certo è che io farò le mie valutazioni e deciderò se proseguire o meno. Per il momento possiamo solo sperare di avere l’autorizzazione ad indicare una struttura alternativa. Faremo tutto il necessario per non far morire il calcio a Caserta, però tutta questa vicenda fa capire che c’è un disinteresse incredibile verso la Casertana”.