La delusione dopo la retrocessione è ancora tanta ma la società dell’Aversa Normanna cerca di allontanare le nubi della Serie D seguendo l’iter richiesto dalla Figc per la richiesta di ripescaggio: “Praticamente sin dalla trasferta contro il Tuttocuoio abbiamo pensato solamente alle procedure da adottare per riacciuffare il professionismo – ha detto l’amministratore delegato Alfonso Cecere -. I nostri conti sono in regola e questo è un bel biglietto da visita quando i tecnici della Lega andranno a visionare la nostra richiesta. Abbiamo avuto la scorsa settimana un incontro con un dirigente della Federazione per studiare gli interventi allo stadio “Bisceglia”. Piccoli accorgimenti che ci daranno la possibilità di scalare la classifica del ripescaggio”. Sì perché ogni squadra che mira al salto di categoria non “sul campo” dovrà avere un campo sportivo che possa accogliere almeno 3mila tifosi e non potrà essere fuori dalle mura della città. Chi per esempio come il Tuttocuoio l’anno prossimo giocherà le partite lontano da casa potrà farlo solamente in deroga visto che la Lega ha già minacciato un’esclusione in caso dovesse mancare lo stadio dalla stagione 2015/2016. In casa granata quindi si ragiona per la Lega Pro. Ma l’annuncio del nuovo allenatore non arriverà nelle prossime settimane: “Dobbiamo prima capire dove giocheremo – ha concluso Cecere – e poi scegliere il tecnico. C’è una differenza sostanziale tra un coach per una squadra di Serie D e uno di Lega Pro. Dobbiamo ancora attendere”.