La Marcianise Futsal Academy si aggiudica il primo trofeo della sua storia battendo il Calatia Maddaloni nella finale del campionato provinciale ASI categoria Esordienti. E’ finita 2-1 al termine di una gara molto combattuta e ricca di colpi di scena. Partiva meglio Marcianise che, dopo pochi minuti dall’inizio della partita, si portava in vantaggio con Borrozzino che finalizzava in spaccata un perfetto schema da calcio d’angolo. La partita sembrava mettersi in discesa per i ragazzi di mister Campanile ma l’espulsione del portiere Vastello ne complicava i piani. Stoicamente il Marcianise riusciva a tenere inviolata la propria porta resistendo agli attacchi del Maddaloni nei due minuti di inferiorità numerica. Ristabilita la parità dei giocatori in campo, la Academy ricominciava ad imporre il proprio gioco e trovava il raddoppio con Hyka su calcio di rigore concesso per fallo di mani in area. Sul risultato di 2-0 per I Peones si chiudeva la prima frazione di gioco. Nel secondo tempo il Calatia aumentava la pressione e la Academy non riusciva più a ripartire come nei primi 20′ di gioco. La superiorità del Calatia si concretizza con il gol che vale il punto dell’1-2 che rimette in bilico la contesa. Gli ultimi minuti di gioco sono palpitanti. Nei minuti di recupero il direttore di gara concede un rigore al Calatia che potrebbe valere il pareggio. Incredibilmente viene calciato a lato. Il punteggio non cambierà più. Finisce 2-1 per I Peones che possono così festeggiare il primo ‘titulo’ della loro brevissima storia. Le parole di mister Campanile a fine gara: “I ragazzi erano visibilmente emozionati e hanno giocato contratti, non riuscendosi ad esprimersi al massimo delle loro possibilità. Ma d’altronde lo sappiamo, le finali sono così, poco spettacolari e molto ‘agonistiche’.Noi siamo stati bravi a soffrire e a conservare il risultato, ben consci, pero, che c’è tanto da lavorare. Ma per questo avremo tutto il tempo, oggi festeggiamo questa vittoria e mi complimento con tutti i ragazzi. A tal proposito voglio ringraziare soprattutto chi ha giocato meno e che non ha smesso un secondo di incitare i propri compagni. Un gruppo vero.”