«Ci sono delle piste molto calde in termini di sponsorizzazione che negli ultimi tempi stiamo seguendo e trattando con tutte le cure del caso. Senza contare che a partire dai mesi finali della stagione agonistica abbiamo anche avuto delle disponibilità da parte di alcune aziende del territorio per provare ad intavolare delle trattative per il futuro e questo non può che farci enormemente piacere. Insomma rispetto al passato e alla scorsa stagione, c’è qualche nuvola in meno e qualche raggio di sole in più da questo punto di vista». Queste le prime dichiarazioni del presidente bianconero Carlo Barbagallo, che poi ha continuato sulla questione economica passando alla trattativa per il main sponsor: «La famiglia Pallante ha confermato la propria volontà di continuare ad essere parte del nostro progetto e si continua a lavorare per trovare la soluzione migliore in vista di un altro di collaborazione dopo quello più che positivo di quest’anno».
Parlava di altre piste calde in termini di sponsor e della trattativa con Pasta Reggia. L’idea è sempre di affidare il main sponsor a Pasta Reggia oppure ci sarà un cambiamento?
«Ovvio che la nostra idea di base è quello di riconfermare Pasta Reggia come main sponsor. Ma stiamo anche valutando delle nuove formule che valuteremo in base a cosa accadrà in futuro».
L’interessamento e questo avvicinarsi da parte di aziende, ha avuto come oggetto il solo campo della sponsorizzazione o anche societario inteso come quote partecipative?
«Al momento prevalgono le sponsorizzazioni, anche se delle piccole idee di cessioni di piccole quote ci sono. Ma tutto questo non ci dispiace nel senso che se riusciamo a trovare diversi consensi come partner economici l’assetto potrebbe anche restare lo stesso di quest’anno. Quello che conta è fare dei passi in avanti nel campo delle partnership».
Tante volte sia lei che Lello Iavazzi avete sostenuto e ‘sponsorizzato’ una società diversa, cosa quest’ultima di cui si sono resi conto tutti a fine stagione. Questo vuol dire che un po’ tutti aspettavano i fatti e non solo le parole?
«Che le parole restano tali e a volte non sono abbastanza lo posso pure capire e quindi c’era il bisogno che con i fatti dimostrassimo di essere completamente cambiati. Ora abbiamo messo sotto gli occhi di tutti quello che abbiamo per tanto tempo professato e fa piacere che il messaggio è stato recepito».
A che punto sono le trattative sulle quali avete consegnato il benestare ad agire a Marco Atripaldi nell’ultimo Cda?
«Moore è cosa fatta, ho firmato il contratto direttamente e quindi è un nostro giocatore. Per quanto riguarda Esposito a breve ci saranno delle novità».
Con Moore la Juve riparte, dunque, ufficialmente da sei elementi e lo staff tecnico. Una base importante…
«Importantissima per una squadra come la nostra che punta alla programmazione e al futuro. Noi ci siamo riusciti facendo delle mosse in anticipo e nei tempi giusti e questo grazie anche ad Atripaldi».
Lo scorso anno avete scommesso e vinto portando a Caserta giovani come Vitali e Tommasini. Che posto ha nella programmazione bianconera il guardare ai giovani?
«E’ uno dei nostri principali punti. Anche in questo lo scorso anno abbiamo mosso dei passi partendo dall’anno zero e l’Accademy ora cresce a vista d’occhio. Noi vogliamo essere una società che lancia i giovani, vogliamo essere una società che si basa sui giovani per il futuro e per questo posso dire, al momento, che ne stiamo monitorando più di qualcuno».
Nei prossimi mesi come presidente della Juve, sarà parte delle assemblee di Lega per le decisioni future. Dal suo punto di vista di cosa ha bisogna il movimento?
«Dal punto di vista del presidente una persona che capisca e che abbia il basket nel sangue, ma soprattutto anche uno staff che si occupi settorialmente di tutte le necessità e non di un presidente tutto fare».