Gladiator, l’ultima ancora di salvezza è Massimo Savoia



Massimo Savoia (foto Domenico Vastante)
Massimo Savoia (foto Domenico Vastante)

Tre settimane dopo l’amara retrocessione, il Gladiator conosce ben poco del proprio futuro. E con il “ben poco” si è voluti essere ottimisti, perché di fatto solo una persona si sta muovendo in questi giorni per garantire continuità calcistica al club neroazzurro. Con lo scopo di salvare il salvabile da una situazione che definire come riluttante è un eufemismo, il segretario Massimo Savoia si sta prodigando a trovare nuovi personaggi che possano rilevare il sodalizio della città del Foro ed aprire una nuova pagina per il calcio locale.

Savoia in movimento. Come avvenuto già durante il campionato (il tutto evidenziato già in un precedente comunicato), l’esperto intenditore di burocrazia sportiva si è barcamenato all’affannosa ricerca di nuove persone ed ha ottenuto l’appoggio di imprenditori locali, che sembrano seriamente interessati ad entrare nel team sammaritano. Interesse che può essere concretizzato, solo nel caso in cui Savoia diventi commissario straordinario del Gladiator. Requisito obbligatorio che è stata richiesto, poiché da parte di questi imprenditori c’è la consapevolezza che Savoia possa garantire quella trasparenza che invece altri non assicurano minimamente.



L’opera di convincimento. Per tale motivo, da due settimane lo stesso Savoia ha rimpinguato le casse vuote della Telecom con centinaia di chiamate giornaliere per convincere Francesco Stellato, attuale commissario straordinario, a passare la mano. Un passaggio, quello delle dimissioni di Stellato, che allo stato attuale risulta fondamentale per le sorti del Gladiator ma che invece non gode dell’approvazione di Stellato e di coloro che si muovono alle sue spalle. Con l’intento di accelerare i tempi e provare a raddrizzare tale situazione, Savoia è riuscito a fissare due appuntamenti con l’ex bandiera neroazzurra la quale per via telefonica sembrava deciso a dimettersi. Però, sia prima a Succivo che poi a Recale, Stellato ha stravolto il suo pensiero in entrambe le occasioni e non ne ha voluto sapere di firmare le dimissioni. Eppure i due già si erano messi d’accordo telefonicamente ed infatti il segretario aveva già preparato tutto l’incartamento ma, arrivati al momento fatidico, la firma è stata posticipata.

I motivi dei dietrofront. Secondo quanto riferito a Savoia, Stellato non ha alcuna intenzione di mollare la presa, poiché a sua detta avrebbe ricevuto la promessa in passato, da parte della vecchia dirigenza guidata da Maurizio Gaudiano, di incassare 500 euro al mese per l’intera stagione, come premio per il sacrificio che ha sostenuto per il Gladiator. Contattato dal Savoia, Gaudiano ha negato in maniera assoluta il raggiungimento di tale accordo con Stellato, però quest’ultimo asserisce che ha ricevuto una di queste mensilità, per cui si sente in diritto di non abbandonare il timone del sodalizio sammaritano, fin quando non riceverà il resto delle spese. Savoia ha persino promesso a Stellato che la nuova cordata si sarebbe addossata tale spesa, ma Stellato non ha voluto saperne e gli incontri si sono chiusi con il doppio rifiuto.

Appigliarsi al comitato. Stanco di come la situazione stia degenerando, allora Savoia ha contattato il comitato regionale campano, ente nel quale il Gladiator rientra dopo la retrocessione, ed ha discusso a lungo con il presidente Vincenzo Pastore. Argomento del dibattito è la natura del commissariamento straordinario, figura differente rispetto alla presidenza che ha valore di tamponamento momentaneo per la crisi societaria. Savoia ha fissato un incontro con Pastore, poiché sta valutando tutte le ipotesi di sovvertire il muro eretto da Stellato e cercare di “togliere” il potere ad una persona che, in questo momento, non sta facendo null’altro che negare un futuro al Gladiator.

Eccellenza o Serie D. Il segretario di origini molisane è in contatto con Pastore, ma non ha alcuna volontà di mollare la presa con la Lega Nazionale Dilettanti, in quanto è vivo in lui ed in tanti tifosi il desiderio di presentare la domanda di ripescaggio in Serie D. Una possibilità che può essere presa in considerazione, solo qualora la Lega si accerti che il sole sia tornato a splendere nella terra dell’Anfiteatro. 


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